Energia solare, in arrivo le nano-antenne

Arrivano dalla fucina del MIT, il Massachusetts Institute of Technology (USA), le nano-antenne, in grado di catturare ed immagazzinare l’energia solare con un’efficienza senza paragoni.
Realizzate nell’ambito delle nanotecnologie, potrebbero dare vita a celle fotovoltaiche con una resa energetica fino a 100 volte superiore a quelle attuali.

I ricercatori che le hanno realizzate descrivono il loro lavoro sulla rivista di divulgazione scientifica Nature Materials. Si tratta di antenne composte da nanotubi di carbonio a forma di minuscoli clindri, che garantiranno la possibilità di ottenere pannelli solari allo stesso tempo più piccoli e più potenti, senza dover necessariamente andare ad occupare tutta (o quasi) la superficie dei tetti, come avviene oggi.
Sui tetti, spiega Michael Strano, l’ingegnere chimico che ha guidato la ricerca,

basteranno piccole zone nelle quali le nuove celle fotovoltaiche equipaggiate con le nano-antenne cattureranno i fotoni e li immagazzineranno.

Le lavatrici a pedali pronte per entrare in commercio

Le lavatrici-bicletta non sono una novità, almeno dal punto di vista dell’invenzione. Tuttavia ora possiamo finalmente affermare che almeno una grande azienda sta appoggiando l’idea, ed ha intenzione di diffonderla sul mercato. Haier, una grande azienda di elettronica cinese, ha realizzato una lavatrice a propulsione umana battezzata IFA 2010.

Il funzionamento è abbastanza semplice: una normale cyclette raccoglie l’energia con la pedalata della persona, carica la batteria e questa poi fornisce l’energia sufficiente alla lavatrice per fare il bucato. Presumibilmente 20 minuti di corsa potrebbero essere sufficienti a lavare un carico di vestiti sul ciclo a freddo. L’idea di usare l’energia umana per risparmiare sulla bolletta pare stia tentando anche le palestre che in questo modo potrebbero fornire elettricità a tutto l’impianto. Ma già risparmiare in casa sarebbe un ottimo accorgimento.

Eolica Expo Mediterranean 2010 alla Fiera di Roma, news e prototipi sull’energia dal vento

ZeroEmission 2010 è cominciata ieri nella Capitale ma già fa molto parlare di se: news e prototipi, novità sulle rinnovabili, ma anche molti consigli e incentivi per passare alle energie pulite.
Oggi vediamo in dettaglio la prima esposizione della Fiera di Roma, Eolica Expo Mediterranean, il Salone internazionale dedicato all’energia eolica.

Eolica Expo Mediterranean è uno dei Saloni di maggior rilievo di ZeroEmission perché l’energia eolica è il futuro dell’Europa, come hanno dichiarato gli organizzatori dell’evento. L’eolico solo nell’ultimo anno ha raggiunto una crescita del 23% ed è stato il principale fattore di ripresa dell’economia europea. Inoltre l’uso dell’energia pulita e rinnovabile proveniente dal vento è ben vista dall’85% dei consumatori italiani.

Eurobike 2010, le novità sulle biciclette ecologiche

Eurobike 2010, la più grande esposizione europea dedicata alle biciclette, si è tenuta nella cittadina tedesca di Friedrichshafen, sulle sponde del lago di Costanza, dal 1 al 4 settembre.

Moltissime le biciclette elettriche, i prototipi e le bici innovative ed ecologiche presentate al salone internazionale. La fiera della bicicletta è un appuntamento fisso per tutti gli appassionati delle bici e del viaggiare senza inquinare, della pedalata sull’asfalto e delle città senza macchine.

Classifica O2 rating, vince il Sony Ericsson Elm

Il colosso dei cellulari O2 ha lanciato un “rating eco”, una sorta di regolamento che si dice aiuterà i clienti a fare una scelta sostenibile quando acquisteranno un nuovo cellulare. Nonostante quest’iniziativa molto importante, la Apple ha escluso l’iPhone dalla valutazione.

Ma poco importa perché O2 ha stilato una lista di 65 telefoni cellulari di sei produttori, assegnando un voto ad ogni dispositivo in base all’impatto ambientale nel corso della sua vita. Questo include le materie prime in esso contenute, gli impatti causati dalla sua fabbricazione, confezione, longevità e l’efficienza energetica, comprendendo anche la facilità di riutilizzo o riciclo. A vincere la competizione per l’anno 2010 è il Sony Ericsson Elm.

La tv ecologica va a LED organici

I prodotti elettronici inquinano il nostro ambiente con una grande quantità di metalli pesanti prima, durante e dopo che vengono usati. Nei soli Stati Uniti si stima che il 70% dei metalli pesanti in discarica provenga da prodotti di elettronica scartati o gettati. Con le TV a schermo piatto sempre più grandi e più economiche, i costi ambientali continuano a salire.

Per contrastare questo fenomeno, una nuova soluzione è stata trovata alla Tel Aviv University, dove viene applicata una scoperta nel campo della nano-tecnologia, basata su nanotubi di peptide auto-assemblati, che convertiranno l’industria elettronica in industria verde.

Cellulari ecologici, la Apple si oppone alla competizione

Il Regno Unito ha avviato un proprio sistema di ranking verde per telefoni cellulari, ma la Apple non vuole farne parte. L’azienda ha rifiutato di consentire che l’iPhone venga incluso nel sistema O2 (il nome della classifica), anche se le ragioni di tale rifiuto non sono proprio chiare.

Secondo il Guardian, il sistema di ranking O2 include il 93% dei telefoni cellulari usati dai clienti britannici. Un sondaggio composto da 63 domande, sottoposto ai produttori dei telefonini, è servito per classificare i dispositivi sulle caratteristiche del risparmio energetico, la sostenibilità delle materie prime utilizzate per la sua funzionalità multiuso ed altri fattori ecologici. I risultati hanno eletto il Sony Ericsson Elm al primo posto con un punteggio di 4,3 su 5, e sette altri telefoni sono arrivati a pari merito secondo posto.

Mix delle rinnovabili assicura ampia copertura entro il 2020

Un telefonino senza batteria è solo un grumo morto di metallo e silicio. Più o meno allo stesso modo, molti esperti ritengono che una rete elettrica senza accumulo di energia sarà per sempre solo un mucchio di fili inutili.

Ecco perché PG & E, un’azienda che si occupa di rinnovabili, la scorsa settimana ha presentato una richiesta di finanziamento per studiare la fattibilità della costruzione di un nuovo importante “accumulatore di pompaggio idrico” nel bacino del fiume Mokelumne nella Amador County. L’impianto, una volta costruito, fornirebbe energia a sufficienza per appianare le fluttuazioni dell’energia eolica e solare, sostenendo così l’ambizioso obiettivo della California di fornire un terzo dell’elettricità allo Stato dalle rinnovabili entro il 2020.

Il vento può soffiare con forza per ore, ma anche essere assente per giorni; i moduli solari possono ottenere tantissima energia quando c’è bel tempo, ma bloccarsi quando è nuvoloso per giorni interi. Poiché i clienti non vogliono che le loro luci si spengano all’improvviso quando il tempo cambia, l’idea è di immagazzinare energia da convogliare in generatori alimentati dai combustibili fossili che entrerebbero in funzione non appena la richiesta di energia supera l’offerta.

Pile a virus, energia contagiosa per le batterie del futuro

Virus, quasi sempre nemici dell’uomo, ma in alcuni casi amici sia del progresso tecnologico che dell’ambiente. In futuro potremo infatti utilizzare batterie a virus, pile costituite da minuscoli virus disseminati sul dispositivo da alimentare. Se ne è parlato nel corso del meeting dell’American Chemical Society, in corso in questi giorni a Boston, i cui risvolti Ecologiae sta osservando con vivo interesse. Vi abbiamo già parlato del pannello fotovoltaico che si pulisce da solo e delle case come centrali elettriche, completamente autosufficienti dal punto di vista energetico.

Oggi ci occupiamo di due ricerche, una del MIT (Massachusetts Institute of  Technology) e una dell’università del Maryland, entrambe incentrate su microorganismi incorporati in una pila.

Il pannello solare che si pulisce da solo

Uno dei problemi più annosi per le società di distribuzione di grandi impianti ad energia solare è rappresentato dalla pulizia, con la necessità costante di ripulire superfici piuttosto estese dal deposito di polvere e sporcizia che comprometterebbe il corretto funzionamento del sistema.
Una soluzione valida potrebbe essere rappresentata dai nuovi pannelli solari che si auto-spolverano, basati su una tecnologia innovativa messa a punto per le missioni spaziali su Marte, pianeta secco e polveroso.

A presentarla in questi giorni a Boston, nel corso del 240° Congresso Nazionale della American Chemical Society, l’équipe di ricerca della University of Boston, coordinata da Malay K. Mazumder, che ha lavorato al sistema in collaborazione con la Nasa.
Il rivestimento autopulente sulla superficie delle celle solari potrebbe aumentare l’efficienza della produzione di energia elettrica dalla luce solare e ridurre nello stesso tempo i costi di manutenzione per gli impianti solari su larga scala.

Fotovoltaico, dalla Norvegia arriva la pellicola spray

Novità nel campo della ricerca sulla tecnologia fotovoltaica arrivano dalla Norvegia, dove la compagnia norvegese EnSol, in collaborazione con un’équipe di ricercatori britannici dell’Università di Leicester, ha ideato la prima pellicola spray che sfrutta l’energia solare.
Si tratta di un dispositivo completamente trasparente, che viene steso su superfici piatte come quelle degli edifici ed è in grado di utilizzare l’irraggiamento solare per produrre energia, con una produzione stimata in circa 100 watts per metro quadro. Dal momento che è trasparente potrà trovare impiego anche applicata sui vetri.

Il prototipo brevettato utilizza nanoparticelle metalliche con un diametro di circa dieci nanometri, molto più sottili rispetto alla larghezza di un capello umano. Il fatto che sia estremamente sottile la rende adatta ad essere spruzzata o addirittura dipinta sulle pareti piane di case e palazzi.

Depurare l’acqua con il fico d’India, nuova invenzione americana

In un mondo in cui ogni azione quotidiana diventa sempre più verde, uno degli aspetti fondamentali dell’ecologia, la gestione delle acque, acquista ogni giorno più importanza. Ci eravamo già occupati di un’invenzione inglese che permetteva di purificare l’acqua attraverso la luce ultravioletta generata da un pannello solare. Adesso dagli Stati Uniti arriva un’altra trovata geniale ancor più a buon mercato: il depuratore dell’acqua con il fico d’India.

Norma Alcantar è docente associato del dipartimento di chimica e ingegneria biomedica presso l’Università del South Florida. La professoressa sta studiando le proprietà dei materiali verdi e le loro reazioni con i contaminanti nell’acqua potabile. La sua ricerca ha così scoperto che la sostanza gommosa, o la mucillagine, che si trova nei cactus, è in grado di rimuovere i metalli pesanti, particelle e anche batteri dall’acqua che la rendono non potabile.

Turbina più grande al mondo presentata in Scozia

Prendere energia dal mare, a livello teorico, è quanto di più logico ci sia nell’ottica delle rinnovabili, dato che il movimento delle onde è sempre costante, e non ha i problemi della mancanza di vento dell’eolico o l’assenza delle ore di luce del solare. Eppure questa tecnologia è poco sfruttata perché considerata costosa e poco efficiente.

Ora l’Atlantis Resources Corporation, una delle più grandi aziende mondiali che si occupano di rinnovabili, ha appena presentato la turbina più grande al mondo che, si spera, segni una svolta nello sfruttamento di questa inesauribile fonte. Una sola turbina è in grado di produrre un Megawatt di energia elettrica, sufficiente per fornire elettricità a mille abitazioni.

Trasporto ecosostenibile, in Cina arriva l’autobus gigante

In Cina i risultati della tecnologia non smettono mai di stupire e questa volta ci pensa l’autobus ecosostenibile gigante, un mezzo capace di passare sopra alle vetture per facilitare la viabilità e agevolare il trasporto dei passeggeri.

Il 3D Express Coach è un autobus alto 5 metri e largo fino a 6 ideato per far fronte ai problemi del traffico e dell’inquinamento. In Cina ogni giorno circolano circa 60 milioni di vetture e pensare di costruire altre strade o potenziare le linee della metropolitana avebbe un costo in denaro e in ambiente troppo elevato: cemento accanto ad altro cemento e ancora più vetture per strada.