Che l’Occidente fosse sprecone, era risaputo, ma probabilmente nessuno poteva immaginare che lo fosse così tanto. Secondo un nuovo rapporto redatto dal WWF, in collaborazione con l’Università la Sapienza di Roma ed edizioni Ambiente, denominato “State of the World“, la fotografia che ne esce parla di 65 Paesi che si mangiano quasi tutte le risorse mondiali, ed il primo fra tutti, gli Stati Uniti, che spreca una quantità immane di risorse, le quali potrebbero risolvere i molti problemi che affliggono il mondo.
Il primo dato allarmante è questo: 65 Paesi usano il 78% delle risorse mondiali, ai restanti 140 Paesi circa rimangono le briciole del 22%. Una disparità che fa ancora più rabbia se si calcola che mentre l’Europa, che di certo è tra le aree “sprecone”, calcola un consumo medio di 43 kg di risorse giornaliere procapite, gli Usa ne consumano 88 kg a testa, più del doppio. Eppure le esigenze degli americani non sono di certo tanto diverse dalle nostre.
Ma ancora: gli Usa contano soltanto il 5% della popolazione mondiale, ma da soli sostengono il 32% della spesa. Secondo i calcoli del WWF, se tutto il mondo consumasse quanto fanno gli americani, sulla Terra ci sarebbero risorse solo per 1,4 miliardi di persone, mentre al momento siamo 6 miliardi circa, con una previsione di un ulteriore aumento.
Per consumo di risorse non ci si riferisce solo a quelle alimentari, ma significa anche più taglio di alberi, più estrazioni di petrolio, gas, minerali, ecc. Tutte attività che impoveriscono la Terra, e che hanno subìto un’accelerazione spaventosa negli ultimi anni. Basti pensare infatti che, come si legge sul rapporto,
tra il 1950 e il 2005 la produzione di metalli è sestuplicata, il consumo di petrolio è aumentato di otto volte e quello di gas naturale di 14. Complessivamente, ora si estraggono 60 miliardi di tonnellate di risorse l’anno: circa il 50% in più rispetto a solo 30 anni fa. Nel 2006 a livello globale, si sono spesi 30.500 miliardi di dollari in beni e servizi. Nel solo 2008, globalmente, si sono acquistati 68 milioni di veicoli, 85 milioni di frigoriferi, 297 milioni di computer e 1,2 miliardi di cellulari. Negli ultimi cinque anni, i consumi sono aumentati vertiginosamente, salendo del 28% dai 23mila 900 miliardi di dollari spesi nel 1996 e di sei volte dai 4mila 900 miliardi di dollari spesi nel 1960 (dollari del 2008).
Andando di questo passo, la Terra è destinata ad esaurire le sue risorse in breve tempo. Per fortuna oggi sono sempre più presenti le energie rinnovabili ed il riciclo, ma di certo il mondo deve darsi una regolata, altrimenti si finirà con il farci male da soli.
Fonte: [Ansa]
paolo riosa 12 Gennaio 2011 il 2:55 pm
richiesta per rivista CUCINA MODERNA Mondadori Editore SPA
di foto soprastante (pane in cassonetti) per pubblicazione su n° di marzo 2011
Grazie infinite
02 75xxx
Paola Pagliaro 12 Gennaio 2011 il 4:30 pm
Gentile Paolo,
la foto in questione è liberamente tratta dal web, non soggetta a nostro copyright.