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sekhmet 2 Luglio 2008 il 5:34 pm
Ho aspettato quasi un paio di giorni prima di postare. La notizia interessante: riprendere e mettere in produzione piante da frutto per dar da mangiare agli affamati (cercando, così, di impedire scorribande degli orsi etc…). Per i recinti a filo elettrificato, sto cercando di “visualizzare” forma e materiale che lo compone. Da circa 15anni nelle nostre valli, si usano fili elettrificati che i vari allevatori posizionano manualmente durante il movimento della mandria al pascolo; semplici paletti in legno appuntiti che vengono piiantati nel terreno, più o meno equidistanti fra loro. Il “recinto” elettrificato per impedire agli orsi di invadere le mandrie, avrebbe qualche seria difficoltà di costruzione e posizionamento per una serie di motivi: la variazione dell’orografia dei pascoli, il terreno è così variegato e differenziato per la tresenza di piante arbusti sterpaglie, che diventa un labirinto invalicabile; questa recinzione dovrebbe avere un’altezza di circa 170 cm., rimanere aderente al suolo e svilupparsi in tutta la sua altezza e robusta almeno tantop da contenere la forza di un orso, che poi con una leggera scossa, lo spavento che prende fa aumentare. Sarà almeno pratica da montare, smpontare e rimontare ogni mezz’ora, mentre la mandria pascola?
Chiara Ranallo 2 Luglio 2008 il 6:28 pm
Io vivo nel cuore del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e da anni ormai convivo con le problematiche causate dagli animali. Le recinzioni elettrificati sono presenti da diverso tempo sul nostro territorio ed essendo dei validi rimedi agli attacchi degli animali ai raccolti, al bestiame o alle api il wwf ha deciso di dare una mano donando queste recinzioni. Esse possono essere fisse, composte da pali di legno e fili di metallo conduttore, o mobili, dove il materiale conduttorre è assemblato in cavi, reti o bande. I recinti mobili sono semplici da montare e smontare mentre quelli fissi richiedono più tempo. Per quanto riguarda l’altezza essa varia a seconda dell’animale da cui ci si vuol salvaguardare, per gli orsi arriva a 1.60 metri.
Maggiori delucidazioni le puoi trovare qui http://www.lcie.org/Docs/Damage%20prevention/Coex_ELfence_I.pdf
🙂
sekhmet 3 Luglio 2008 il 2:19 pm
Grazie Chiara! 🙂
sekhmet 3 Luglio 2008 il 2:24 pm
esatto, le stesse.
Comunque: invidia invidia invidia! Nel parco? vengo anch’io…no tu no!
ho passato una settimana nel parco dell’Uccelina in Toscana, a casa di un fortunato contadino che vive dentro il parco……….PARADISIACA VACANZA!!!!
una fattoria a 100 dal mare con ogni ben di…quello là, tutto attorno.
Riuscirai a staccartene?
sekhmet 3 Luglio 2008 il 2:28 pm
…riprendendo un tuo servizio sulla Goletta Verde: il lago d’Idro sta morendo…ho postato nel servizio sulla Goletta Verde….
Chiara Ranallo 3 Luglio 2008 il 2:56 pm
Credimi vivere nel parco è stupefacente, ti rendi conto di quanto sia meravigliosa e perfetta la natura anche nel più piccolo particolare.. giorni fa sono stata in montagna, alla Val di Rose, e mi sono inbattuta in una zona colpita da una slavina.. era inpressionante.. gli alberi tutti mozzati alla stessa altezza e i nuovi arbusti cresciuti storti seguendo la direzione della slavina.. poi il terreno è diventato tutto argilloso.. uno spettacolo fantastico!
Farò il possibile per restare in questo posto, conscia di tutti i sacrifici che mi attendono…
sekhmet 4 Luglio 2008 il 1:29 am
qual’ora avessi bisogno di sorveglianza…si trovano ancora casolari (meglio se ruderi, costano meno) da ristrutturare?
….vivere nel parco è stupefacente….(tue parole). Domanda: ma è così pieno di THC? :-))
Ho fatto la battuta!!!
Chiara Ranallo 4 Luglio 2008 il 8:51 am
🙂 🙂 si di casolari se ne trovano..sia nel parco che nei centri limitrofi..alcuni sono davvero in pessime condizioni però.. 🙂
annitti 27 Agosto 2008 il 8:02 pm
@ sekhmet:
ciao sekhmet,
ma dove sei stato esattamente?