Vivisezione, legge anti Green Hill approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati. L’articolo 13 della legge di delegazione UE impone restrizioni sulla vivisezione e spinge per i metodi di ricerca sostitutivi già divenuti standard in alcuni paesi industrializzati.
La legge anti Green Hill, la legge che limita la vivisezione, la legge che spinge per i metodi di ricerca alternativi alla sperimentazione animale, o in qualunque modo la si vuole chiamare, è stato approvata in via definitiva dalla Camera dei Deputati. Verranno vietati diverse tipologie di esperimenti che riguardano gli storici (e secondo tanti famigerati) test per alcol, tabacco, droga, armi e non solo. Arriva inoltre l’obbligo di anestesia e analgesia che normalmente non si usano nemmeno per un quinto dei test.
Con questa legge ci si impegna a volgere lo sguardo verso i metodi alternativi di ricerca con obbligo di
destinare annualmente una quota nell’ambito di fondi nazionali ed europei finalizzati allo sviluppo e alla convalida di metodi sostitutivi, compatibilmente con gli impegni già assunti a legislazione vigente, a corsi periodici di formazione e aggiornamento per gli operatori degli stabilimenti autorizzati, nonché adottare tutte le misure ritenute opportune al fine di incoraggiare la ricerca in questo settore con l’obbligo per l’autorità competente di comunicare, tramite la banca dei dati nazionali, il recepimento dei metodi alternativi e sostitutivi.
Nell’articolo approvato è presente anche il divieto di allevamenti finalizzati alla vivisezione di cani gatti e primati, punto che mette una pietra sopra al caso famoso di Green Hill. Si parla inoltre di impegni a non generare ceppi animali geneticamente modificati quando ciò non è effettivamente necessario o comporta grandi dolori e sofferenze per gli animali in oggetto. La LAV, come tutti gli animalisti, guardano comunque avanti a un futuro in cui la ricerca sarà finalmente etica, davvero etica, basata su metodi alternativi.
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