La raccolta differenziata in Italia cresce, e con essa i numeri per il recupero dei materiali, fino non solo a raggiungere la media europea, ma in alcuni casi persino a superarla. E’ il caso del vetro, che gli italiani hanno imparato ad apprezzare più della plastica e degli altri contenitori, ma soprattutto a differenziare, tanto che oltre un prodotto su due di quel materiale è riciclato.
A dare la buona notizia è la relazione di Assovetro per l’anno di riferimento 2009, in cui l’Italia ha addirittura superato la media europea riguardo al riciclo. Se nel Vecchio Continente il tasso di riciclo del vetro è al 65%, l’Italia è appena sopra, al 66%, uno dei risultati migliori a livello internazionale, e che migliora dell’1% rispetto al risultato già molto soddisfacente del 2008, a cui si aggiunge un +3,6% per quanto riguarda la raccolta differenziata.
Una crescita costante, avviata negli anni ’90 e che è andata sempre meglio, passando da un misero 39% del 1998 al 66% di quest’anno, ma con un incremento specialmente negli ultimi tre anni, dato che nel 2006 il tasso di riciclo era solo 58,9% (oltre un milione e ottocentomila tonnellate di vetro). Il motivo di questo miglioramento sta, oltre che nella coscienza verde sempre più presente negli italiani, anche nel miglior sfruttamento del materiale, il quale, come spiegano dall’Associazione:
è l’unico imballaggio che non ha bisogno di ulteriori strati o additivi per ospitare in sicurezza cibi e bevande, è riciclabile al 100% e all’infinito, fornisce una protezione naturale contro i batteri.
Per questo motivo il suo utilizzo è aumentato negli ultimi anni, tanto da toccare il 72% delle bottiglie di vino, il 77% di quelle di birra ed il 62% di cibi e bevande. Ma come fare per migliorare ulteriormente questi dati? Secondo Assovetro, la soluzione migliore è anche la più antica: le campane per il solo vetro che si trovano sui marciapiedi. Essendo dedicate solo a questo materiale, le impurità diminuiscono a tal punto che il 96% del vetro raccolto viene poi riciclato. La percentuale scende un po’ per quanto riguarda le campane di vetro e metallo, perché le impurità aumentano, fino a calare vistosamente con il sistema del porta a porta “vetro/metallo”, ed infine con il metodo più utilizzato, il contenitore stradale per la differenziata, di cui solo il 65% viene riutilizzato.
Fonte: [Ansa]
Mattia 24 Luglio 2010 il 11:52 am
Eliminare le bottiglie di plastica, tutte, e adottare, come in Germania, la politica del vuoto a rendere, queste sono le soluzioni.
Paola Pagliaro 24 Luglio 2010 il 2:35 pm
Per eliminare le bottiglie di plastica basterebbe bere l’acqua del rubinetto, laddove sia bevibile ovviamente! Il vetro comunque resta il top per qualsiasi cosa. Le bottiglie di vetro per il latte alla spina durano un sacco, le riutilizzi continuamente, certo ci vorrebbero più distributori di latte crudo in giro, una volta provata la differenza è impossibile tornare a quello in cartone. Un altro modo per reimpiegare il vetro, è quello di non buttare le bottiglie di vetro dei liquori: io le riutilizzo per quando faccio i liquori in casa…
Greg 1 Marzo 2017 il 2:35 am
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