Proporrei che il prossimo vertice venga tenuto in qualche paese africano o del medioriente, tra quelli colpiti maggiormente dal problema fame, così almeno i capi di Stato, toccando con mano la situazione, la smetterebbero di litigare e cercherebbero subito una soluzione concreta.
sekhmet 4 Giugno 2008 il 12:18 pm
Certo! e anch’io rispetto moltissimo le belle parole che non sono altro che una buona e gustosa ricetta: aria fritta. La fame nel mondo si è sempre risolta con aria fritta. L’ONU è l’organismo che ha la maggiore responsabilità in questo. Ogni lancio di derrate alimentari sono stati eseguiti nelle aree controllate dagli eserciti misti che rubano queste tonnellate per rivenderle ai migliori offerenti. O vi siete dimenticati di cosa è successo vicino casa nostra: Albania. Esistono molti filmati di giornalisti indipendenti che hanno documentato come proprio i caschi azzurri stavano a guardare la criminalità albanese portarsi via il tutto con enormi camion e poi sono entrati anche loro a prendersi quello che avanzava. Ma nelle aree africane la situazione è ben peggiore. Lì è proprio sistematica la cosa, perchè è affamando il più possibile la gente che si riesce a controolarla meglio. Si scannano tra loro per accaparrarsi il poco che riescono a scovare, il resto lo devono pagare a peso d’oro, scavando in miniere che crollano ogni giorno. La manovalanza non manca, figliano continuamente e i bambini sono le riserve che subentrano, senza bambini non esisterebbe l’economia delle multinazionali (tra cui l’italia). Se volete vi posto i siti dive poter vedere questi filmati realizzati pericolosamente, dove molti giornalisti ci hano lasciato le penne per trasmettere fuori da quel continente cosa accade veramente. Tutti i media sono a conoscenza di questo, ma le amministrazioni ufficiali devono salvare la faccia con conferenze mondiali, incontri a tema, sorrisi e gran scrollate di mani (oltre che di spalle), migliaia di sctti fotografici; è importante per le P.R. far apparire tutto e il contrario di tutto. quidi l’acronimo FAO si sta trasformando in Fai Affamare Ognuno.
sekhmet 4 Giugno 2008 il 12:37 pm
menzoniera la nitizia che in tutto il mondo si siano spesi solo 1200 miliardi di dollari per l’armamento. Se tenete presente che un solo stealth ne costa 50 miliardi (e ne producono centinaia e sempre più sofisticati).
Avrei troppo da scrivere in proposito, ma vi lascio un link dove rivedere una giornata tragica per il mondo intero (e che l’amministrazione americana aveva PREPARATO con cura, solo che non si aspettava una indagine globale). Le maggiori organizzazioni umanitarie sono state create e hanno sede negli states…ma state a vedere qui!
http://www.luogocomune.net/site/modules/sections/article-64-11-settembre-2001-inganno-globale.html
sekhmet 4 Giugno 2008 il 12:39 pm
dopo che l’avrete visto, forse riuscirete a capire meglio come vanno le cose nel mondo. Se poi volete farvi una idea su come va in italia ditemelo, ho altre sorprese da proporvi, se la redazione lo concede…
sekhmet 4 Giugno 2008 il 12:51 pm
Sono andato a guardarmi il sito di Solidaria, proposto in questa pagina, (vedete il primo link in azzurro qua sopra); è una ONLUS laica che opera dove NON ce ne bisogno! La ci sono già migliaia di organizzazioni che fanno le stesse cose senza risolvere nulla ma accrescendo il caos nelle distribuzioni dei compiti e litigando sulle competenze. Attualmente le zone in africa dove esiste la REALE EMERGENZA sono le regioni comprese nel tropico settentrionale, soprattutto il Mali, Sierra Leone, Liberia, Niger, Burkina Faso,Ciad…insomma tutta la fascia a sud del sahara che sta attraversando una delle più forti siccità in atto. Le zone dove la presenza laica è maggiore, sono quelle che si contendono il primato di presentazioni di progetti per poi realizzare tutt’altro. Ricordatevi una cosa, dove esiste qualche fotografia della zona, lì c’è civiltà (nel senso che le notizie arrivano in altri stati) ma vi siete mai chiesti perchè delle zone che vi ho detto non si vede mai nulla o quasi? Perchè gli interessi economici mondiali impongono il silenzio stampa!
sekhmet 4 Giugno 2008 il 12:57 pm
Una delle poche ONLUS che conosco, italane che hanno realizzato tre bacini acquiferi in Mali (totalmente a LORO spese e sono andati personalmente in loco a eseguire i lavori, altrimenti…ciao bacini) è questa http://www.sesonrose.net. Lì troverete tutta la loro storia, a cui anch’io ho partecipato stando qua, ma ci si incontra regolarmente per verifiche. Sono prossimo a trasferirmi in Africa tra un anno e mezzo per vivere laggiù e fare il possibile. Il costo di ogni bacino acquifero è stato di soli 7.000 euro, contro i 400.000 stanziati dalla francia e che poi e andato tutto a p…..per motivi ormai troppo conosciuti.
Marco Mancini 4 Giugno 2008 il 2:13 pm
grazie sekhmet, complimenti per il tuo apporto. la redazione ti dà tutto il suo appoggio nel caso in cui tu voglia continuare a mandarci i tuoi contributi che sono sempre molto interessanti.
quando andrai in africa, se possibile, continua a mandarci le tue ricerche così da tenere aggiornati i nostri lettori.
grazie ancora
Paola Pagliaro 4 Giugno 2008 il 2:50 pm
Mi associo ai ringraziamenti di Marco e mi auguro davvero che tu voglia tenerci aggiornati dall’Africa, solo chi diventa testimone di quello che accade realmente laggù potrà aiutarci a fare un po’ di luce sulla verità della crisi attuale.
Cordiali saluti
Paola Pagliaro
keija 13 Aprile 2011 il 12:02 am
Un libro e uscito su Amazon.com sulla tematica FAO si chiama U.N. a Cosa Nostra