Un nulla di fatto. Si conclude così l’esperienza del celebre oncologo italiano Umberto Veronesi alla guida dell’Agenzia per la sicurezza nucleare, un ruolo che aveva assunto tra mille polemiche, suscitando scalpore con dichiarazioni che resteranno note a tutti come il dormire sonni tranquilli con nel letto le scorie. In una lettera indirizzata al Governo, Veronesi motiva il suo abbandono, parlando di un istituto senza forma, mai decollato.
Ora Veronesi spera che almeno l’Italia non abbandoni la ricerca sul fronte del nucleare e che partecipi ai programmi di sicurezza. Sulle pagine del Sole24ore l’oncologo dichiara:
Avevo accettato solo perché confidavo in un progetto italiano di grande respiro. Così non me la sento. Non voglio certo occuparmi, nella migliore delle ipotesi, solo di scorie.
[Fonte: Agi]