Habemus Veronesi. Il celebre oncologo di fama internazionale ha accettato di ricoprire il ruolo di presidente dell’Agenzia per la sicurezza nucleare. E lo ha fatto volentieri. Che i suoi cinque punti-paletti siano stati già tutti esauditi?
Soddisfatti della conferma giunta dopo mesi di se, forse, ma, il ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, e quello dello Sviluppo Economico, Paolo Romani, che hanno espresso entrambi grande condivisione sulla figura prescelta.
L’iter per il ritorno al nucleare italiano prosegue, seppur a rilento, senza sosta. Sarà il premier Silvio Berlusconi ad occuparsi delle altre nomine, mentre il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri (Dcpm) ne sancirà l’ufficializzazione. E dal PD cosa ne pensano della presidenza all’Agenzia per la Sicurezza nucleare a Veronesi, che ricordiamo essere un loro senatore?
Come era prevedibile dai malumori interni che vanno avanti da mesi su questo delicato argomento, il partito non sembra molto felice di questa decisione e si affretta a precisare che
non basta la sua figura a far ingoiare una scelta sbagliata come quella del ritorno al nucleare.
Tanto che per il responsabile green economy del Pd, Ermete Realacci
Veronesi non potrà essere la foglia di fico che renderà possibile una scelta contraria agli interessi dei cittadini.
Per i senatori ecodem, Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, non ci sono dubbi sulla necessità delle sue dimissioni immediate da parlamentare
perché le nomine dovrebbero essere tecniche e non politiche.
Stella Bianchi, responsabile economia ambiente del Pd, afferma che
non basta Veronesi a rendere accettabile una scelta anti-economica tanto più che l’Agenzia è chiamata anche alla localizzazione dei siti.
Malcontento serpeggia anche tra i rappresentanti del carroccio che considerano questa nomina un disastro, stando a quanto dichiarato dal senatore leghista Fabio Rizzi. Toni più distesi quelli di Veronesi che afferma:
”Mi è stata richiesta la disponibilità e ho accettato volentieri. I nuovi reattori sono bellissimi, potenti, e non c’è alcun dubbio sulla loro sicurezza. Ci vorranno 4 anni per la primissima attività.”
[Fonte: Ansa Ambiente&Energia]
[Foto: uomoplanetario.org]
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