Venezia città sostenibile-modello?

di Redazione Commenta

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Venezia, ci dà un suggerimento per un ambiente pedonale veramente possibile e stimolante.

Queste parole sono state usate da Richard Register, il fondatore della Ecocity Builders, un paio di anni fa. La città veneta gli sembrava un esempio di ecocittà da seguire per tutti, ma Venezia è veramente degna di un tale riconoscimento?

La natura della città che non permette l’uso delle automobili è, ovviamente, quello che più piace a chi sogna uno sviluppo urbano sostenibile.

La prima cosa che si incontra quando ci si avvicina a Venezia è la realtà irrevocabile di dover rinunciare alla propria auto

scrive Daily Kos, che lavora con l’organizzazione Ecocity.

Dopo aver fatto cenno ad alcuni dei problemi della città, come i frequenti allagamenti, le questioni sulla depurazione, e il problema della spazzatura che sta colpendo anche qui, ha aggiunto:

Tuttavia, a ogni passo che facevo per le strade e nei vicoli di questo Paradiso dei pedoni sono stato colpito in gran parte dalla sua progettazione urbana che serve come un esempio per dire che le ecocittà non sono una sorta di utopia, ma in realtà esistono da secoli.

Venezia è innegabilmente una bella città, e gran parte della sua bellezza deriva sicuramente dalla sua dimensione umana, così come l’architettura esteticamente gradevole e i grandi spazi aperti che anche questi osservatori menzionano. Ma con il suo drammatico declino della popolazione (da circa 120.000 abitanti nel 1980 a 60.000 nel 2009) nel centro storico sembra tutt’altro che “sostenibile”. I prezzi elevati, frotte di turisti, e i problemi delle infrastrutture hanno portato all’esodo dei veneziani veri.

Si legge ancora sul blog, a proposito del viaggio a Venezia,

La pace e la tranquillità è stato un sollievo, naturalmente, ma la sensazione che stavo guardando il retro di un set cinematografico è stata sconcertante, soprattutto rispetto alle vivaci strade di Istanbul. Dov’erano i venditori ambulanti e i postini, dove i bambini possono giocare e la gente del posto sbrigare le commissioni? Dov’erano i piccoli ristoranti, negozi e caffè che si nascondono negli angoli più nascosti della città? Dove era la vita che le strade pedonali dovrebbero promuovere?

Tutto questo fa pensare. Forse una città completamente senza auto e senza le piccole cose a cui siamo abituati nella nostra vita quotidiana, non è poi così “comoda” o serena come vuole l’ideale di città sostenibile. Ma forse anche quest’idea andrebbe rivista. Con tutti i problemi che si stanno susseguendo proprio in questi giorni, forse almeno è il caso di evitare di considerare Venezia una città sostenibile da prendere a modello.

Fonte: [Treehugger]

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