Ci sono aziende nella Laguna di Venezia che si occupano di produzione alimentare locale ma, come sta accadendo a tutta la città, stanno affondando. Ciò avviene perché l’acqua dalla falda acquifera sottostante viene pompata fuori, e si tratta di acqua salata, che di certo non fa bene alle colture. Queste aziende agricole utilizzano per irrigare l’acqua comunale, ma le artiste Marjetica Potrc e Marguerite Kahrl hanno sviluppato una raccolta di acqua piovana alimentata da energia solare per raccogliere l’acqua dai tetti delle serre.
L’azienda vende poi direttamente ai residenti di Venezia l’acqua raccolta sull’isola di Sant’Erasmo e recentemente ha vinto il premio zero km per i prodotti alimentari locali.
La notizia, data sul sito di Abitare, è che:
Il progetto dela raccolta di acqua piovana si basa sull’idea che l’esistenza della fattoria, come la stessa Venezia, dipende dall’acqua. Poiché la laguna si abbassa, il governo di Venezia prevede di limitare l’uso dell’acqua dalle falde acquifere sotterranee per l’irrigazione dei campi, in una misura che metterebbe a rischio la produzione alimentare locale ed il sostentamento degli agricoltori. Allo stesso tempo, i livelli del mare sono in aumento, un fatto che minaccia l’esistenza stessa di Venezia. L’acqua che è sempre stata l’alleato migliore di Venezia, è diventata la sua nemica. il progetto di raccolta on-site di acqua piovana cerca di diventare un’alternativa al modello di questo paradigma.
La novità dell’invenzione sta nel fatto che di solito si pensa che la raccolta di acqua piovana in una fattoria non serva, dato che essa finisce tutta direttamente nel suolo. Ma trattandosi di serre, vista la carenza di spazio nella zona, non vale più il principio di irrigare i campi naturalmente con la pioggia, ed allora un sistema di raccolta dell’acqua piovana che entra ugualmente nella serra può essere innovativo e di esempio per il resto del mondo durante la crisi idrica.
Fonte: [Treehugger]