Le imprese “verdi” sono il futuro dell’economia, e l’ingrandimento strutturale farà il resto per far uscire l’Italia dalla crisi. E’ questo il succo del Vendola-pensiero intervistato dal Sole 24 Ore. Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà, nonché aspirante candidato del centrosinistra alle prossime elezioni politiche, parla dall’alto della sua esperienza di Presidente della Regione Puglia, la quale sotto il suo mandato è diventata una delle Regioni più verdi del Paese.
Il trucco sta nel far ingrandire le aziende già presenti sul territorio e farle puntare sull’innovazione tecnologica, in primo luogo quella che riguarda le novità ecologiche. L’errore che secondo lui lo Stato sta facendo è lasciare sole le migliaia di piccole e medie imprese che non riescono ad affrontare la sfida della globalizzazione. Ma per uscire da questo stallo basterebbe puntare sull’efficienza energetica, sulle rinnovabili e sulle altre opportunità che la scienza ci mette oggi a disposizione.
Lo Stato non deve diventare imprenditore ma essere il punto di vista dell’interesse globale e su questo indirizzare i finanziamenti alle attività produttive. Non possiamo avere il 90% di microaziende che come i lillipuziani faticano a competere con il Gulliver della globalizzazione. [Propongo] finanziamenti che incentivino la crescita dimensionale, la crescita qualitativa e l’ambientalizzazione degli apparati produttivi, la formazione permanente. Questi sono fattori competitivi, nella mia visione: mettere insieme sapere e lavoro, cercare un compromesso avanzato tra economia ed ecologia.
Una visione verde da condividere, anche se a livello teorico tutto sembra più facile di come non lo sia. Un’idea di come dovrebbe agire lo Stato Vendola la dà, indicando ciò che lui, con i poteri conferitigli, ha potuto fare in Puglia:
una legge sui finanziamenti per i distretti di filiera che hanno consentito ai diversi attori di cicli produttivi omogenei di mettersi in rete accompagnando processi di internazionalizzazione, avendo creato distretti tecnologici messi al servizio degli apparati produttivi.
Il leader di Sinistra Ecologia e Libertà torna anche sul problema dei rifiuti, scattando una fotografia piuttosto nitida della situazione:
Viviamo in un Paese davvero bizzarro. Dopo il “miracolo” napoletano dell’attuale Governo, da ogni pertugio delle strade campane continua a fuoriuscire monnezza. E non mi riferisco solo alla spazzatura che invade da giorni vicoli e vie cittadine ma a quella politica, capace di insozzare dignità e diritti dei cittadini, anziché rappresentarli e tutelarli.