Ormai di scandali alimentari ne scoppia uno al giorno. Anzi, stavolta ne scoppiano due contemporaneamente. Sono Germania e Francia stavolta a doversi difendere, e mentre i tedeschi puntano il dito contro l’Italia per della verdura esportata che non rispettava le norme igieniche, i francesi devono solo prendersela con se stessi. Non c’entra nulla la contraffazione o la carne di cavallo, ma in un caso, quello tedesco, l’eccesso di sostanze chimiche, nel secondo, quello francese, addirittura la presenza di un topo morto tra le foglie di insalata.
Ma andiamo con ordine e partiamo dal primo allarme. Ieri a metà mattinata si è saputo che nella regione del Reno-Meno sono state sequestrate 105 cassette di insalata romana provenienti dall’Italia. Il motivo è da ricercare nell’utilizzo di veleno per topi che è stato rilevato dai controlli sanitari e che ha fatto scattare l’allarme. Purtroppo non si è fatto in tempo a ritirare la partita completa di verdura perché una cassetta è risultata sicuramente venduta e di altre quattro non ci sono notizie certe dato che sono state cedute a dei venditori ambulanti.
L’insalata in questione proveniva da un’azienda agricola di Angri, vicino Salerno, ma il proprietario, Antonio La Mura, si è difeso affermando che loro non utilizzano veleno per topi, e che potrebbe avercelo messo qualcuno degli intermediari che fanno arrivare la verdura dalla Campania fino in Germania.
Certamente non posso sapere dove loro tengano l’insalata
ha affermato La Mura, e quindi così spera di chiudere la questione. Pensavamo che lo scandalo del giorno ormai ce lo fossimo sorbito, ed invece in serata abbiamo avuto una nuova sorpresa. In Francia è stato trovato un topo morto in una scatola di fagiolini. Il rinvenimento è avvenuto all’interno di un supermercato francese rifornito da Carrefour che si è subito scusato ed avviato un’indagine per capire come fosse possibile una cosa simile, ma intanto le associazioni dei consumatori chiedono a gran voce l’intervento delle autorità sanitarie europee per aumentare i controlli dato che non è possibile che si limitino solo alla carne bovina, lasciando un campo senza regole per gli altri alimenti.
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