Il DDL contro il consumo di suolo nel nostro paese è stato varato, ad annunciarlo lo stesso ministro dell’ambiente Andrea Orlando via Twitter. Il disegno di legge ha come scopo l’incentivo a riutilizzare e recuperare il patrimonio edilizio preesistente e per il ministro rappresenta una vera e propria svolta.
Il ministro Orlando ha annunciato via Twitter il “Via libera definitva al disegno di legge per il contenimento del consumo del suolo”. Si tratta di una norma che merita di essere considerata attentamente dato che il consumo di suolo, il dissesto idrogeologico, i cattivi piani urbanistici e territoriali rappresentano uno dei più gravi (e lungamente ignorati) problemi del nostro paese. L’obiettivo del DDL contro il consumo di suolo è quello di favorire quel recupero e riutilizzo del patrimonio edilizio sia civile che industriale da tanti auspicato.
Tra le nuove norme che fanno parte del DDL varato dal Parlamento troviamo la definizione di superficie agricola e i limiti stabiliti dal DDL per quelle “consumabili”, riguardano il riuso del suolo a fini di rigenerazione urbana nonché il divieto di sfruttamento a fini non agricoli di terreni per i quali si beneficia di aiuti di Stato e degli incentivi finalizzati al recupero del nostro patrimonio di carattere rurale.
Con il DDL contro il consumo di suolo, inoltre, viene istituito un Comitato interministeriale il cui scopo sarà quello di controllare e monitorare lo sfruttamento e il consumo delle superfici agricole nel nostro paese e di stilare un dettagliato report annuale. Si prevede inoltre la nascita di un registro dei comuni virtuosi presso il ministero dell’Agricoltura e, naturalmente, anche interventi volti al contenimento dei rischi nelle aree dove il dissesto idrogeologico e i rischi derivanti da fenomeni naturali estremi è particolarmente elevato. Ora, naturalmente, si spera che tutte le misure possano incidere concretamente ed effettivamente sulla realtà italiana, speranze che solo il tempo potrà confermare o smentire.
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