Dagli studiosi israeliani della società Morflora quest’anno iscritti al Best Novel Agricultural Biotechnology 2012 (nel contesto degli AGROW Awards) arriva un’innovazione molto interessante per proteggere le colture da agenti patogeni, funghi e insetti: la possibilità di vaccinare le piante.
Vaccinare le piante sarà possibile a partire dal 2013 grazie al prodotto messo a punto da studiosi israeliani e denominato TraitUp. Cosa si intende per vaccinazione delle piante? Il procedimento è assai simile alla vaccinazione umana contro il morbillo: si prende un seme di una pianta e in esso si inserisce materiale genetico non trasmissibile e non ereditabile in alcun modo dalle generazioni successive della pianta. Per coloro che non vedono di buon occhio gli OGM non pensino tuttavia che questa soluzione possa seriamente spingere via gli OGM: basti dire che gli scienziati dell’Università Ebraica di Gerusalemme stanno già occupandosi della diffusione di semi modificati geneticamente e pronti per essere vaccinati. La piccola squadra di scienziati (Morflora ha sede nel deserto del Negev e conta in tutto 10 ricercatori) è comunque riuscita a mettere a punto il concept di un prodotto innovativo che potrebbe effettivamente diffondersi entro tutto il mondo dell’agricoltura.
Piante vaccinate: un’idea alquanto interessante quella del selezionato team di scienziati (tra loro il professor Haim Rabinovich e il professor Ilan Sela, due grossi nomi nel campo della ricerca nel settore dell’agricoltura) di Morflora. Come ha dichiarato Dotan Peleg, CEO di Morflora
Possiamo inserire materiale genetico in semi di qualsiasi tipo, senza che i geni inseriti trasformino il genoma della pianta oggetto del trattamento. In tal modo non si verranno a generare i problemi morali collegati alla creazione e all’utilizzo degli OGM.
Vedremo, quindi, come il mercato reagirà a questa nuova tecnologia per la protezione delle piante da funghi, batteri e insetti di vario tipo.
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