Con il clima che cambia c’è una buona probabilità che gli incendi boschivi nell’area a nord-ovest del Pacifico diventino più estesi e più frequenti e, in base al parere di un esperto intervenuto ad una conferenza sull’argomento, questo avrebbe dei risvolti tutt’altro che negativi per l’ambiente. Una tesi che certamente farà discutere, dal momento che non si parla d’altro che di preservare le foreste per salvare la terra (l’uomo, in verità) dai disastri ambientali.
Lo studioso che ha spezzato una lancia a favore degli incendi boschivi è John Bailey, professore associato presso il dipartimento di Ingegneria Forestale della Oregon State University. Bailey spiega che
il futuro del fuoco in questa regione è difficile da prevedere, sarà sempre variabile, ma senza dubbio sarà un elemento dominante degli scenari futuri. La gente dovrebbe capire, comunque, che il fuoco non solo è inevitabile, ma è anche una parte importante degli ecosistemi forestali.
Nel corso del suo intervento alla conferenza in svolgimento in questi giorni alla Oregon State University dal titolo Forest Health in Oregon: State of the State Bailey descrive il fuoco come una forza della natura la cui utilità deve essere compresa e accolta con favore, se gestita in maniera appropriata e incorporata in una politica di gestione degli ecosistemi a lungo termine.
“Gli incendi boschivi sono un processo naturale e aiutano il ripristino degli ecosistemi forestali. E’ ironico vedere che spendiamo così tanto denaro per fermare il fuoco, dovremmo piuttosto imparare a vedere il fuoco come un alleato, non sempre come un nemico. Molti esperti avvertono che il riscaldamento globale e lo stress della siccità nelle foreste può renderle più vulnerabili a frequenti incendi di grosse dimensioni.”
Questo può essere vero, ha aggiunto, anche se le previsioni future non possono essere fatte con un così alto grado di certezza, e ci sarà ancora una grande quantità di variazioni nei tipi di incendi e superfici bruciate nei prossimi anni.
Ma il punto più importante, ha sottolineato, è che, anche se alcuni degli scenari più terribili sono veri, non devono necessariamente essere visti come una crisi. Frequenti incendi nelle foreste del Pacifico nord-occidentale favoriranno infatti una più forte composizione, struttura e funzione delle foreste. Prima della colonizzazione europea, gli incendi erano significativamente più frequenti e raramente venivano estinti. La chiave per il futuro è accettare l’inevitabilità del fuoco e imparare a gestirlo come una parte naturale dell’ecosistema.
Il fuoco ha molteplici funzioni: riduce l’umidità e restituisce al terreno le sostanze nutritive; sviluppa la struttura complessa delle foreste; aiuta a mantenere in salute gli alberi sopravvissuti e li lascia maggiormente in grado di resistere alle malattie e all’attacco di insetti; gli incendi fanno parte della fase di rinnovo delle foreste. Una posizione controcorrente con la politica di prevenzione e contenimento degli incendi, quella di Bailey, che non mancherà di sollevare polemiche.
[Fonte: Sciencedaily]