Buone notizie dal fronte della lotta all’inquinamento. Nonostante gli Stati Uniti non si siano impegnati, come hanno fatto le altre nazioni, a fissare un tetto e delle scadenze per la riduzione delle emissioni, oggi arriva l’annuncio che i più grandi emettitori di gas ad effetto serra del mondo potrebbero fermare completamente le emissioni di biossido di carbonio dalle centrali elettriche a carbone entro il 2030.
Se ciò fosse vero, sarebbe un passo fondamentale per controllare il riscaldamento globale, e sembra possibile utilizzando la tecnologia che già oggi esiste, integrata con quella che potrebbe essere commercialmente disponibile entro un decennio, secondo un gruppo di scienziati, ingegneri e architetti che hanno effettuato la stima. Questa è la conclusione di un articolo pubblicato sull’American Chemical Society, la rivista mensile dell’Environmental Science & Technology (ES & T). Queste sono per ora solo anticipazioni, visto che l’articolo completo uscirà a giugno.
Pushker Kharecha e i colleghi del NASA’s Goddard Institute for Space Studies, del Columbia University Institute, del National Renewable Energy Laboratory, e del 2030 Inc./Architecture 2030 dicono che il problema globale del cambiamento climatico diventerebbe gestibile solo se la società si occupasse rapidamente delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla combustione del carbone nelle centrali elettriche.
L’unico modo pratico per conservare un pianeta simile a quello dell’Olocene (il mondo di oggi) con costi ragionevolmente stabili, e conservare le specie, è di eliminare rapidamente le emissioni di carbone e di vietare le emissioni non convenzionali dei combustibili fossili come gli scisti bituminosi e le sabbie di catrame
è la loro conclusione. Gli autori delineano le strategie per rendere tale eliminazione graduale e possibile. Essi comprendono l’eliminazione dei sussidi per i combustibili fossili, l’aumento dei prezzi sulle emissioni di carbonio, notevoli miglioramenti nella trasmissione dell’energia elettrica e l’efficienza energetica delle abitazioni, edifici commerciali e simili, la sostituzione delle centrali elettriche a carbone con biomassa, geotermico, eolico, solare, e nucleare terza generazione e, dopo la dimostrazione del successo su scala commerciale, l’introduzione di avanzate centrali nucleari (quarta generazione), e la cattura e lo stoccaggio del carbonio negli impianti di carbone rimanenti.
Fonte: [Sciencedaily]
Pasquale 1 Marzo 2017 il 2:21 am
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