L’urbanizzazione potrebbe avere impatti imprevisti sulle sorti già compromesse della foresta amazzonica, lasciando aree forestali vulnerabili allo sfruttamento da parte di estranei. E’ quanto afferma un recente studio pubblicato sulla rivista Conservation Letters.
Conducendo indagini sul campo nel corso di 10.000 chilometri di viaggio lungo i fiumi dell’Amazzonia, Luke Parry della Lancaster University ha scoperto che c’è un netto calo negli insediamenti rurali, che però non è stato accompagnato da un calo nello sfruttamento della fauna e delle risorse forestali. Il che indica che le popolazioni urbane prelevano un pesante tributo dalle foreste lontane attraverso la caccia, la pesca, il disboscamento e la raccolta.
“Si potrebbe pensare che quando le persone lasciano la foresta a quel punto ci sia una maggiore probabilità di conservazione – che i terreni abbandonati ed i fiumi vengano restituiti alla natura e non più sfruttati. Tuttavia, abbiamo scoperto che le cose non vanno proprio così. Anche se le piante e gli animali non vengono più intaccati dall’allevamento e dalla raccolta da parte dagli abitanti degli insediamenti rurali, altre attività commerciali dirottano il loro interesse sulle aree spopolate, ha spiegato Parry in una nota.
“Abbiamo raccolto prove che l’attività commerciale ha continuato sui fiumi centinaia di miglia al di là dell’ultimo insediamento rurale. Gran parte della raccolta che abbiamo osservato è stata quella volta a soddisfare la domanda di cibi selvatici, come le tartarughe, pesci e animali della foresta, in crescente domanda da parte della fiorente popolazione urbana amazzonica”.
Parry ha detto che le terre abbandonate hanno più probabilità di essere colonizzate dagli speculatori, che tagliano le foreste per far pascolare il bestiame, sperando di capitalizzare e far salire il valore del terreno. Secondo la legge brasiliana, la deforestazione è uno dei modi più semplici per ottenere i diritti di proprietà su terreni non reclamati.
“Quando le persone lasciano i villaggi lasciano un vuoto”, ha detto. “Quando il terreno non è occupato il bosco è esposto alla minaccia della deforestazione su larga scala e alla speculazione edilizia non regolamentata in aree abbandonate, che è una possibilità reale in alcune zone a causa dell’espansione della rete stradale.”
[Fonte: Luke Parry, Carlos A. Peres, Brett Day, & Silvana Amaral. Rural-urban migration brings conservation threats and opportunities to Amazonian watersheds. Conservation Letters xx (2010) 1–9 ]
ludovica 18 Maggio 2010 il 10:40 pm
ciao io sono ludovica mi sono trovata su questo sito per caso facendo una ricerca sul brasile…cmq è proprio vero come potremmo vivere privandoci della natura???
Anonimo 11 Febbraio 2011 il 4:18 pm
@ ludovica:
daii valà se credi a tutto ti fai una bella barba lunga. xD ahahah