L’Uragano Rina è a circa 300 Km dalla penisola dello Yucatan e potrebbe raggiungere le coste caraibiche nelle prossime ore. Migliaia di turisti rischiano di non andare in vacanza nelle splendide e assolate spiagge del Messico, ma quello che più interessa è il grado di allerta e le possibili consequenze che l’uragano potrebbe avere sulla popolazione locale. Il Comitato operativo specializzato ha dato all’uragano Rina la categoria 2 della scala Saffir-Simpson.
Già nei giorni scorsi le rotte delle navi da crociera sono state modificate e la Protezione civile ha offerto rifugio agli 83.500 turisti che attualmente si trovano nell’area caraibica negli hotel delle località turistiche di Riviera Maya, Cozumel, Cancun e Isla Mujeres e nei 54 rifugi attrezzati per l’emergenza nei dintorni di Cancun. La popolazione sta barricando case, negozi e uffici con assi di legno inchiodate alle finestre per limitare al minimo i danni che il ciclone tropicale potrebbe causare. Nella regione di Quintana Roo le scuole sono state chiuse, mentre nel Golfo del Messico la Petroli messicani continua ad estrarre idrocarburi, tenendo la situazione sottocontrollo.
La scala Staffir-Simpson è un sistema di misurazione dell’intensità degli uragani e dei cicloni tropicali, ideata nel 1969 dagli scienziati Herbert Saffir e Robert Simpson, USA. Le 5 categorie di intensità sono calcolati in base alla velocità del vento che permette di misurare a sua volta, l’intensità dei danni. La velocità del vento ha valori superiori ai 120 Km orari, nel caso in cui l’intenstà dei cicloni tropicali sia inferiore, essi vengono classificati secondo la scala Beaufort, a 12 categorie. Secondo i dati forniti dal Comitato operativo del Messico, l’uragano Rina è un ciclone di categoria 2-moderato che può raggiungere una velocità di circa 154-177 km/h e danni di una certa rilevanza ad alberi e strutture mobili, ma anche danneggiamenti di lieve entità ad edifici tetti, antenne e finestre. Nelle zone costiere un urganano di categoria 2 può causare inondazioni con acque fino a 2,5 metri oltre il livello medio, in alcuni casi è richiesta l’evacuazione dei residenti.