Ultimatum UE, Malagrotta in regola entro due mesi

La discarica di Malagrotta conforme alle norme UE entro due mesi, questa la richiesta della Commissione europea all’Italia. Il responsabile per l’ambiente Janez Potocnik ha dato l’okay per un secondo avvertimento formale in cui non si parla solo di Malagrotta ma anche di altre discariche presenti nel Lazio, fonti di preoccupazione per la Commissione europea in quanto potrebbero presentare condizioni simili a quelle della discarica capitolina. Se l’Italia non adeguerà i siti incriminati alle norme UE, la Commissione aprirà un contenzioso nei suoi confronti, coinvolgendo la Corte di Giustizia europea.

Il fulcro della questione risiede nell’inadeguato pretrattamento cui sono sottoposti i rifiuti della discarica di Malagrotta prima di essere sotterrati. Secondo le autorità italiane i rifiuti potrebbero essere considerati pretrattati in quanto sminuzzati prima del sotterramento, la Commissione europea, al contrario, ritiene che le misure adottate non siano sufficienti: affinché le discariche italiane possano essere considerate in linea con le direttive occorre che venga rivisto il processo di interramento, sottoponendo i rifiuti a un pretrattamento meccanico e biologico in grado di ridurne il potenziale inquinante.

L’esecutivo UE, a seguito dell’indagine EU Pilot, ha inoltre sottolineato come nel piano di gestione rifiuti adottato dalla regione nel gennaio 2012 siano presenti incongruenze tra la capacità di trattamento delle installazioni e la quantità di immondizia prodotta dalla regione: in sostanza la quantità di rifiuti supera le capacità di trattamento riconosciute dal piano regionale. Il deficit ammonterebbe a oltre 120 mila tonnellate all’anno per la provincia di Latina e a oltre un milione di tonnellate all’anno per la provincia di Roma.

A circa un anno dalla lettera di messa in mora inviata dall’UE, ecco giungere l’ultimatum per la discarica di Malagrotta, uno dei siti di trattamento dei rifiuti più grandi d’Europa. Si attende adesso la risposta delle autorità italiane.

Photo Credits | Alex E. Proimos su Flickr