La Commissione Europea lancia un segnale forte nel settore della produzione di energia da biocarburanti: stop a quelli derivati da culture alimentari (anche detti biocarburanti di prima generazione). Si deve andare avanti con residui e scarti come alghe, paglia e rifiuti, poiché le emissioni di CO2 in tal caso calano, e non vi sono dannose interposizioni con le produzioni alimentari.
La Commissione Europea lancia uno stop repentino ai biocarburanti di prima generazione, ricavati da culture alimentari: potranno continuare a essere usati ma il consumo deve essere fermato all’attuale 5%: niente più crescita in quella direzione, si va verso i biocarburanti di seconda e terza generazione. Più intelligenti, più ecologici, del tutto distaccati dalla produzione alimentare mondiale (che dovrà riuscire ad alimentare, nel giro di meno di quarant’anni, 9 miliardi di persone). Per gli impianti futuri la Commissione Europea, entro la direttiva sulla qualità dei carburanti, ha proposto l’aumento al 60% della soglia minima di riduzione dei gas serra per gli impianti che verranno costruiti in futuro sul territorio dell’Unione Europea, con lo scopo di “migliorare l’efficienza dei processi di produzione dei biocarburanti e scoraggiare ulteriori investimenti in impianti che danno scarsi risultati nella riduzione delle emissioni”.
Si parla, a fianco allo stop per il consumo dei biocarburanti ricavati da culture alimentari, di incentivi per i biocarburanti di seconda e terza generazione, al fine di aiutare il mercato a imboccare quella direzione. Il commissario europeo all’energia Gunther Oettinger e il commissario europeo all’azione per il clima, Connie Hedegaard, hanno dato voce alle nuove decisioni dell’Unione Europea in merito ai biocarburanti, scelte che come molto di quanto discusso e adottato ultimamente, si pone entro l’obiettivo della riduzione delle emissioni di CO2 (e della maturazione in termini di ecosostenibilità dei vari stati dell’UE) entro il 2020. Bene quindi l’Europa, con questa decisione che blocca i poco ecologici biocarburanti di prima generazione.
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