Sembra una fiaba per bambini, ma è la dura realtà. L’Unione Europea ha appena stanziato 2 milioni di euro per aprire ufficialmente la caccia allo scoiattolo grigio, nome ufficiale Sciurus carolinensis, in quanto considerato “cattivo”. Non si tratta di un orco ma di una specie “aliena”, che non significa che arriva dallo spazio, ma che non è nativa dell’Europa. Lo scoiattolo grigio infatti proviene dal Continente americano, e per trovare anche lo spazio dalle nostre parti si fa largo uccidendo altre specie.
Per colpa sua ora a rischio c’è lo scoiattolo rosso, Sciurus vulgaris, anche se a dire il vero la colpa va data tutta alla stupidità umana. La specie americana è infatti arrivata dalle nostre parti tramite importazione per padroncini annoiati che lo volevano adottare. Come purtroppo capita spesso, quando il bambino capriccioso di turno si è stancato del giocattolo, lo ha buttato in campagna. Il risultato è che i migliaia di scoiattoli a cui è stata data la libertà si sono moltiplicati senza controllo, togliendo habitat ad altre specie come appunto lo scoiattolo rosso che sta vedendo la sua popolazione decimarsi.
Il progetto dell’UE, in collaborazione, tra le altre, anche con le Regioni Lombardia, Piemonte e Liguria, prevede letteralmente lo sterminio di questa specie, con la caccia aperta a colpi di colli spezzati, veleni e camere a gas. Una strategia che, oltre che crudele, potrebbe rivelarsi inutile. Come spiega l’etologo Roberto Marchesini, lui stesso ha assistito a tentativi di politiche si “sterminio” simili, ma
fatte per ridurre il numero di soggetti, hanno ottenuto il risultato opposto perché si è operata una selezione della specie: sono sopravvissuti i soggetti più forti, che si sono moltiplicati. Più si seleziona una specie, più aumenta di numero.
Le politiche ambientali intraprese dall’Unione Europea sono molteplici, ma forse la più semplice sarebbe regolamentare, se non addirittura vietare, l’import di specie aliene. Secondo il commissario all’ambiente Janez Potocnik queste specie causano un danno ambientale da 12 miliardi di euro ogni anno. Il tutto per avere un bell’animale domestico da mostrare orgogliosi agli amici, ma da abbandonare non appena ci si stanca di lui.
[Fonte: Corriere della Sera]
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