I prodotti elettronici inquinano il nostro ambiente con una grande quantità di metalli pesanti prima, durante e dopo che vengono usati. Nei soli Stati Uniti si stima che il 70% dei metalli pesanti in discarica provenga da prodotti di elettronica scartati o gettati. Con le TV a schermo piatto sempre più grandi e più economiche, i costi ambientali continuano a salire.
Per contrastare questo fenomeno, una nuova soluzione è stata trovata alla Tel Aviv University, dove viene applicata una scoperta nel campo della nano-tecnologia, basata su nanotubi di peptide auto-assemblati, che convertiranno l’industria elettronica in industria verde.
I ricercatori Nadav Amdursky e il Prof. Gil Rosenman della facoltà di Ingegneria Elettrica della Tel Aviv University dicono che la loro tecnologia potrebbe rendere la TV a schermo piatto ecologica come già avviene da qualche anno per le attrezzature mediche come i dispositivi ad ultrasuoni sottocutanei. Ispirati da un biomateriale utilizzato nella ricerca sul morbo di Alzheimer scoperto dal Prof. Ehud Gazit del Dipartimento di Microbiologia e Biotecnologie, gli scienziati hanno sviluppato un nuovo nano-materiale applicabile nelle discipline scientifiche in biologia e fisica. Questo materiale biologico è la base per la loro nuova varietà ecocompatibile di diodi emettitori di luce (LED) utilizzati sia nell’elettronica di consumo che in campo medico.
L’invenzione è un modo pulito per creare la luce. Spiegano i ricercatori che con questa tecnica si genera anche un segnale forte che può essere utilizzato in altre applicazioni nel mondo dei nano-motori, attuatori e ultrasuoni.
Stiamo crescendo con le nostre fonti di luce propria
dice Amdursky. I LED organici sono in carbonio, e questo li rende a buon mercato e favorevoli per l’ambiente. A differenza delle tradizionali fonti di luce, le fonti biologicamente derivate hanno un’architettura su scala nanometrica per facilitare l’integrazione nei dispositivi che emettono luce come le TV LED, le quali migliorano anche la risoluzione delle immagini. Secondo Amdursky, la luce emessa non è molto diversa da quella che emanano oggi le fonti classiche.
Non abbiamo bisogno di un impianto speciale, batteri o di una grande macchina per far crescere queste strutture
conclude Amdursky, secondo cui le future applicazioni potranno avere “caratteristiche piezoelettriche”, e perché no, super-condensatori, cioè dispositivi di accumulo di grandi dimensioni, necessari per l’energia solare ed eolica, le quali renderanno anche le tv al 100% ecologiche.
[Fonte: Sciencedaily]
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