Lav e Legambiente hanno annunciato al fine delle operazioni di affidamento degli oltre 2300 beagle liberati dalla crudeltà di Green Hill. È quindi ufficiale: tutti i liberi i beagle di Green Hill, affidati a famiglie accuratamente scelte per garantire ai cuccioli una vita serena. Per la Lav con questo si chiude una pagina storica della lotta alla vivisezione in Italia.
Il caso del lager di Green Hill, come spesso veniva definito, è riuscito ad arrivare all’attenzione dell’intera nazione, e infine, grazie alla perseveranza e anche al coraggio di tantissimi animalisti il caso ha conosciuto la sua conclusione: Green Hill è stato chiuso, i beagle liberati e ora affidati tutti a famiglie adatte. Si è davvero chiusa una pagina memorabile per gli antivivisezionisti italiani. Come ha dichiarato il presidente della LAV Gianluca Felicetti
Una riscossa storica per questi animali altrimenti destinati alla vivisezione, un lieto fine che non ha precedenti nella storia dell’antivivisezionismo per numero di cani liberi. Oggi siamo più che mai felici per aver potuto offrire una nuova vita a così tanti animali, ma prosegue senza sosta la nostra battaglia legale per la condanna e la chiusura di Green Hill, senza dimenticare tutti gli altri animali ancora usati a fini sperimentali: quasi 900 mila in Italia nei 600 stabulari ancora attivi.
Anche Legambiente esprime tutta la propria soddisfazione, per voce del presidente Vittorio Cogliati Dezza:
Festeggiamo una grandissima vittoria contro ogni forma di maltrattamento sugli animali, felici di aver smascherato una terribile illegalità che avveniva al riparo della doppia recinzione dell’azienda Green Hill che siamo riusciti a portare alla luce. Continueremo con ancor maggiore determinazione la battaglia di legalità contro tutte le ecomafie, anche nel nome delle migliaia di beagle che abbiamo salvato, per spezzare i commerci illegali di cuccioli e ottenere una sempre più diffusa ed effettiva tutela degli animali.
Associazioni concordi nel definire la liberazione di tutti i beagle di Green Hill una grandissima vittoria, ma gli occhi restano puntati in avanti, verso quanto resta ancora da fare: quei 900 mila altri animali sottoposti a vivisezione nei 600 stabulari italiani di cui parla Giacomo Felicetti.
Photo Credits | Don Burkett su Flickr
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