Turismo sostenibile, per vacanze a impatto zero o quasi arrivano ora le strutture scelte da Aiab e Legambiente con il nuovo protocollo sugli edifici e le aziende ecofriendly. Un catalogo con le strutture, che siano agriturismi, bed and breakfast oppure alberghi, che garantiscono grande sostenibilità grazie ai marchi Agriturismi Bio-Ecologici Aiab.
Il turismo sostenibile cresce e attorno ad esso si sviluppano un buon numero di iniziative molto interessanti. In occasione del ponte del primo maggio vediamo quindi alcune strutture già selezionate entro il nuovo protocollo di certificazione Aiab Legambiente, che garantisce a tutte le persone in cerca di una vacanza green strutture in linea con la propria scelta turistica.
Segnaliamo quindi le seguenti strutture ricettive: il bioagriturismo Il Gumo a Varese Ligure, il bioagriturismo Fiorano a Cassignano, il bioagriturismo Preggio e il bioagriturismo Le Mole sul Farfa a Mompeo, nonché la Fattoria di Sant’Anna e il Relais Ripatransone ad Ascoli Piceno. E poi ancora l’agriturismo il Duchesco ad Alberese, vicino Grosseto e la Cascina Clarabella a Iseo, nonché la struttura Terra di Vento a Montecorvino Pugliano in provincia di Salerno.
Si tratta solo delle prime ad aver guadagnato la certificazione del protocollo Aiab Legambiente: la lista naturalmente si allungherà nei prossimi tempi, ma i tanti che vogliono concedersi uno o più giorni di relax a contatto con la natura e animati da spirito green in questo periodo festivo, magari vorranno già recarsi in una struttura vicina certificata.
Sull’idea della certificazione per vacanze a impatto zero o quasi, si è espresso chiaramente Angelo Gentili, il responsabile di Legambiente Turismo:
Promuovere l’agricoltura biologica, la filiera corta e l’uso delle fonti pulite nelle strutture ricettive che fanno parte dei marchi di qualità di Legambiente ed Aiab significa puntare su un turismo che rispetti l’ambiente e che vada incontro alla richiesta dei turisti, diventando così una delle chiavi più innovative e strategiche per rilanciare l’economia e il futuro dell’Italia. Questo è senza dubbio un modo non solo per attrarre più viaggiatori italiani e stranieri nel nostro Paese, ma soprattutto per promuovere la green economy, diffondere una maggiore tutela e conoscenza del territorio e dare un forte contributo alla qualificazione della nostra offerta turistica in chiave sostenibile.
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