Ogni anno circa 60 milioni di visitatori raggiungono i luoghi protetti dell’Europa, per osservare una natura incontaminata e selvaggia ancora lontana dall’inquinamento e dalla frenesia della vita moderna.
E’ quanto verrà ribadito nella conferenza promossa da Europarc, la federazione che rappresenta 441 membri in tutta Europa, comprese le aree protette, i dipartimenti governativi e le organizzazioni non governative (ONG), le imprese di 36 Stati che gestiscono il patrimonio naturale e boschivo, e ne tutelano la flora e la fauna.
Dopo le manifestazioni dei mesi scorsi, i Parchi naturali sono di nuovo alla ribalta grazie al convegno annuale della federazione dei Parchi d’Europa, atteso nelle giornate che vanno dal 29 settembre al 3 ottobre 2010, quando un centinaio di operatori del turismo sostenibile si incontreranno a Pescasseroli, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’evento assume un significato ancora più importante nell’anno della biodiversità. Come ricorda Carol Ritchie, direttore di Europarc
Le aree protette sono serbatoi di biodiversità, fonti d’acqua, luoghi di ricreazione, salute e benessere e ricarica spirituale.
Le aree protette certificate dalla Carta europea per il turismo sostenibile sono 73 distribuite in 8 Paesi, e le imprese che gravitano nel settore sono circa 250. Come preannuncia Federico Minozzi, responsabile Europarc a Bruxelles, durante la conferenza che avrà inizio mercoledì 29 settembre, verranno certificati altri 5 Parchi. Nel nostro Paese ci sono 7 aree protette certificate, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini (tra Marche e Umbria), il Parco naturale provinciale dell’Adamello-Brenta (in Trentino), il Parco regionale dell’Adamello (tra le province di Brescia e Trento), il Parco regionale dell’Alto Garda bresciano (sulle sponde del lago di Garda), il Parco naturale delle Alpi Marittime (nella regione Piemonte), e le Riserve dell’Oltrepò mantovano (in Lombardia), e del Lago di Piano (nella provincia di Como). Ci sono 4 aree candidate ad ottenere la certificazione europea: il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, il Parco nazionale della Sila, il Parco regionale delle Madonie e la Riserva di Monte Rufeno. La certificazione è uno strumento in più per promuovere il turismo sostenibile e creare una collaborazione tra pubblico e privato nella tutela e salvaguardia della biodiversità.
[Fonte: Ansa]
[Foto: queyras-montagne; parks]
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