In un mondo sempre più globalizzato dove trionfano il consumismo e i cibi precotti, c’è anche chi ama stare all’aria aperta, dedicarsi al giardinaggio e alla cura di animali e piante, mangiare sano e genuino. Sono i turisti rurali, gli ecoviaggiatori che preferiscono una vacanza a Km zero in mezzo al verde. Per loro ARSIAL (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio) propone Ecotutour, il progetto di riqualificazione del turismo rurale.
L’obiettivo è quello di promuovere un turismo ecosostenibile e diversificato, incrementando il turismo rurale nelle aree naturali protette del Lazio e dare a viaggiatori responsabili e consumatori-bio la consapevolezza che la loro scelta può realmente abbattere le emissioni di inquinanti e migliorare la qualità della vita.
I tour operator e i fornitori di servizi turistici ecologici ed ecosostenibili potranno fornire agli eco-turisti dati sulla reale produzione di anidride carbonica durante il loro soggiorno nella natura, come spiega il commissario straordinario di ARSIAL Erder Mazzocchi
In molte aree naturali protette, la domanda turistica viene di solito soddisfatta da un livello medio di servizi, molto scarso nel rispetto ecologico. Per questo bisogna sviluppare e far conoscere ai turisti in visita nel Lazio non solo i buoni esempi di ristorazione a chilometro zero, ma contribuire alla diffusione di pratiche sull’argomento sconosciute che potrebbero rivelarsi valore aggiunto.
Uno dei valori aggiunti per gli eco-turisti è proprio quello dell’etichettatura CO2
L’etichettatura della C02 dei prodotti turistici, ad esempio potrebbe dimostrarsi un punto di forza per il richiamo turistico nelle province e nei 378 comuni del Lazio. Così come l’adozione alberghiera del marchio Ecolabel: ad oggi, nella regione, non c’è stata nemmeno una richiesta di certificazione da parte di imprenditori di agriturismi di questa specifica certificazione. Spingere su questo terreno rappresenta la giusta direzione per far convergere sul territorio quei concetti chiave su cui l’amministrazione Polverini sta puntando per la riqualificazione del settore agroalimentare in tutti i suoi aspetti: qualità, genuinità, tradizione e risparmio.
[Fonte: Adnkronos]
[Foto: iscos]
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