Mentre a L’Aquila sono tutti presi dalla ricostruzione post-terremoto, l’Università, seppur tra le tende, continua a portare avanti il progresso scientifico, e con risultati a dir poco eccezionali. I ricercatori abruzzesi sono stati in grado di dare alla luce, seppure in via sperimentale, il treno più ecologico del mondo. Si chiamerà UAQ4 e sarà la nuova generazione dei treni ad alta velocità, con un particolare in più: il risparmio di carburante.
Anzi, a dirla tutta l’alta velocità sembrerà una lumaca in confronto a questo mezzo. L’UAQ4 è in grado di raggiungere una velocità di 600 km/h, utilizzando circa 7.000 tonnellate di carburante in meno ogni anno, con conseguente risparmio sia in termini economici che soprattutto in termini ambientali, vista l’enorme quantità di CO2 che si potrà evitare. Un risparmio anche in inquinamento sonoro, visto che non produrrà nè vibrazioni nè rumori. Insomma il mezzo perfetto.
Il funzionamento. Il treno viaggerà su binari diversi da quelli utilizzati oggi. Sarà a levitazione magnetica, cioè viaggerà sollevato da terra, in modo tale da eliminare quasi completamente l’attrito, mantenendo solo quello dell’aria. Già così si capisce come sia possibile aumentare la velocità e diminuire l’uso del carburante. Lungo la guidovia, la parte fissa del mezzo, ci saranno dei magneti con dei superconduttori, raffreddati con l’azoto liquido che al di sotto di una determinata temperatura, detta di transizione alla superconduttività, non hanno alcuna resistenza al passaggio della corrente elettrica ed espellono i campi magnetici presenti al loro interno.
L’interazione magneti-superconduttori sposta il mezzo, permettendogli di proseguire anche in una via diritta, eliminando così la possibilità di deragliamento perché si vengono a formare come delle pareti magnetiche che tengono il treno sulla rotta. Spiega il prof. Gino D’Ovidio:
La propulsione del veicolo UAQ4 è garantita da un innovativo motore lineare ad induzione in grado di superare elevate pendenze di percorso e di recuperare energia durante le fasi di decelerazione. Con un percorso ‘intubato’, il treno può garantire velocità di gran lunga superiori ai 600 km orari.
Presentato all’ultimo g8, il progetto sembrava interessasse molto a Brasile, Russia e Australia, ma ancora manca un piano industriale per renderlo utilizzabile.
Fonte: [Ansa]
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