Il treno ha il suo indubbio fascino. Un mezzo di trasporto che non è solo uno tra i meno inquinanti e i più puliti, ma rappresenta molto altro. L’avvento della ferrovia nel lontano Ottocento rivoluzionò infatti il concetto di distanza e contribuì all’allargamento delle frontiere, alla circolazione delle merci, rendendo più piacevoli, sicuri e meno interminabili anche i viaggi.
Ancora oggi, osservare le vecchie locomotive a vapore rende partecipi del significato storico, a tratti suggestivo, del trasporto su rotaia. Ad alcuni ricorda le partenze, ad altri gli arrivi, o ancora le occasioni perse, o peggio è un’associazione alla drammaticità di alcuni momenti storici come avviene per gli Ebrei. Oggi, che urge trovare mezzi di trasporto efficienti e meno inquinanti, ma al contempo veloci, in grado di coprire anche grandi distanze, si ritorna a guardare al treno con fiducia. E fantasia. Lo fanno in Giappone, dove il governo ha avviato una campagna pubblicitaria per invogliare i suoi cittadini all’utilizzo del trasporto su rotaia.
Treni divertenti, sexy, romantici salutano i passeggeri all’arrivo in stazione, campeggiano dai cartelloni pubblicitari per le strade cittadine, invitando i giapponesi a spostarsi senza inquinare. Anche le tv locali si sono mobilitate, coinvolgendo attori e attrici famose a farsi promotori della campagna.
La propaganda pro-treno si basa su alcuni punti cardine, volti a convincere di quanto sia consigliabile spostarsi in treno, primo tra tutti la sicurezza che contraddistingue questo mezzo di trasporto rispetto alle auto, ad esempio. Non da meno lo scarso impatto sull’ambiente.
Ma c’è di più. La campagna giapponese punta soprattutto sul treno come veicolo di emozioni, di ricordi, di suggestioni romantiche. Dal treno si può osservare la luna piena, viaggiando di notte, lasciarsi trasportare dai ricordi, ripercorrere la propria giovinezza, rifacendo a distanza di anni gli stessi percorsi. Le rotaie, sempre quelle, che vedono scorrere migliaia di persone, vite, nostalgia.
E in Italia, faremo mai pubblicità ad un treno, che non sia l’alta velocità? Per migliaia di pendolari il treno non è altro che un incubo, un focolaio di germi e batteri, di spintoni e ritardi, di nervosismo e irritazione. Fare conversazione e abbandonarsi ai ricordi è pressochè impossibile. E malgrado gli italiani invochino a gran voce un miglioramento nel sistema ferroviario nazionale, con più treni e maggiori servizi, si limitano a classificarci come quelli che amano prendere la macchina, anche solo per fare il giro dell’isolato. Ma è davvero così?
faux sac chanel argent 22 Febbraio 2017 il 1:50 am
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