Assomiglia ad un carpooling, ma è fatto tra perfetti sconosciuti che non abitano vicini e non si danno nemmeno appuntamento. E’ stato soprannominato Jungo (dal tedesco “Jung”, giovane, e dall’inglese “Go”, andare) e si tratta di una delle pratiche più antiche del mondo: l’auto-stop. Ma diciamo la verità, quanti di noi non si sono mai fermati con l’auto per dare un passaggio ad uno sconosciuto, pensando che si potesse trattare di un malintenzionato? Con Jungo non più.
Si tratta di un sistema online (che costa 15 euro ogni due anni), simile a quello del carpooling fatto tra persone che non si conoscono, in cui bisogna registrarsi, dare i propri dati e ricevere una tessera che arriverà a casa solo dopo che i responsabili del sito avranno fatto un controllo sui precedenti penali e stradali dell’intestario. Al momento dell’auto-stop si deve mettere in bella mostra questa tessera, in modo che l’automobilista sia tranquillo che non si tratta di qualche squilibrato, e poi una volta salito in auto scatta la procedura.
Tramite il cellulare si possono trasmettere al sistema i dati di chi guida, anche per la sicurezza dell’autostoppista stesso, si calcolano i chilometri percorsi e poi si paga un corrispettivo. Secondo il sistema Jungo, la tariffa ammonta a 20 centesimi di fisso più 10 cent a chilometro fino a 20 km o 5 cent dai 20 km in poi. Come una specie di taxi low-cost. Inoltre è possibile comunicare il proprio tragitto in modo che se un altro utente prevede di farlo, potrà prendere appuntamento con un altro “Jungonauta”, come un carpooling in piena regola.
Secondo i calcoli di Enrico Gorini che ha inventato questo sistema, ogni anno si possono risparmiare 5 miliardi di euro in benzina ed altre spese semplicemente evitando di far girare auto con una persona sola al loro interno, riempiendo i posti vuoti in quelle che circolano.
Jungo è un gioco, un espediente perfetto in tempi di crisi, in cui tutti guadagnano qualcosa grazie all’accorpamento spontaneo e in itinere su poche auto.
Ed anche l’ambiente ci guadagna, aggiungiamo noi, in quanto meno auto equivalgono a meno emissioni.
[Fonte: Repubblica]
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JudithDob 23 Gennaio 2017 il 12:55 pm
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