Anche Topolino diventa ecologico

di Redazione 1

La sensibilità della Disney al problema ambientale era già nota, visti i provvedimenti ecologici presi per la struttura di Disneyland di cui vi avevamo raccontato già tempo fa. Ma il pezzo forte della collezione del fumettista americano è sicuramente il suo simbolo, il giornalino settimanale che da decenni tiene compagnia a centinaia di migliaia di bambini in tutto il mondo.

Questo piccolo fumetto però ultimamente era stato messo sotto accusa dall’organizzazione LifeGate, la quale aveva accusato la casa produttrice americana di inquinare tantissimo, anche più delle altre attività produttive, per scrivere, produrre e commercializzare il suo giornalino. In pratica oltre 81 mila chilogrammi di CO2 vengono immessi nell’aria per ogni copia. E così, in onore dell’Earth Day del prossimo 22 aprile, Topolino ha voluto prendere provvedimenti.

Il prossimo numero infatti sarà completamente ecologico. Non solo i contenuti delle varie storielle saranno dedicati al mondo ambientalista e alla battaglia contro l’inquinamento ed il riscaldamento globale, ma saranno prese anche delle misure concrete per andare oltre le parole e passare ai fatti. La casa produttrice del giornalino ha infatti promesso che, per tentare di compensare almeno una piccola parte della sua emissione di CO2, pianterà 23.800 metri quadrati di nuove foreste in tutto il mondo, dal Madagascar alla Costarica, fino anche all’Italia, dove verranno piantati migliaia di alberi in Lombardia.

Ma le iniziative ambientali di Topolino non finiscono qui. Infatti, oltre ad indicare nel prossimo numero tanti metodi per risparmiare emissioni con piccoli gesti della vita quotidiana, direttamente dal sito ufficiale www.topolino.it sarà possibile visitare la sezione dedicata all’ecologia, per capire quanto nella nostra vita inquiniamo e le precauzioni da prendere per tentare almeno di ridurre il nostro impatto ambientale.

Si tratta di una delle tante iniziative prese nell’ambito del progetto Impatto Zero di LifeGate, un’organizzazione internazionale che tenta di far rispettare il protocollo di Kyoto. La sezione italiana ha già trovato l’adesione di circa 500 aziende le quali, impegnandosi nell’iniziativa, hanno già rispamiato oltre 5 miliardi e mezzo di chili di emissione di CO2.

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