Provate ad aprire la vostra dispensa e prendere la confezione di tonno che avete conservato. C’è scritto da dove proviene? E come è stato pescato? Se la risposta è sì, siete dei clienti molto rari. Ne sono sicuri i volontari di Greenpeace, intervenuti ieri mattina in 18 supermercati dell’area veneziana, per dire basta alla commercializzazione selvaggia del tonno. Se le leggi sempre più stringenti a tutela di alcune specie di questo pesce in via d’estinzione non funzionano, meglio agire sui clienti.
La protesta è rivolta più che altro alle compagnie produttrici che non specificano nulla sulla filiera del tonno venduto in Italia. Per Greenpeace infatti il 50% dei clienti, quando acquista una scatoletta di tonno, non sa cosa mangia, il 93% non sa da dove proviene il tonno ed il 97% non sa come è stato pescato. Non perché i clienti siano ignoranti, ma perché sulle confezioni non viene specificato.
Sono trascorsi due anni dal lancio della campagna “Tonno in trappola” e la situazione non è migliorata. Se alcune aziende hanno aggiunto delle informazioni in più sulle etichette, la maggior parte dei prodotti non offre garanzie né sul tipo di tonno che portiamo in tavola, né sulla sostenibilità dei metodi con cui è stato pescato. Tutto fa pensare che le aziende produttrici stiano cercando di nascondere qualcosa
ha affermato Giorgia Monti, responsabile della campagna Mare di Greenpeace Italia che da anni si batte contro la pesca illegale e per far passare metodi di pesca sempre più sostenibili. I dati del rapporto “i segreti del tonno. Cosa si nasconde nella scatoletta” sono stati forniti su volantini ai clienti dei supermercati, e secondo quanto affermato dai volontari, questi clienti hanno preso bene l’iniziativa, mentre meno bene l’hanno accolta i direttori dei centri commerciali. Quello che Greenpeace chiede è che ci sia maggiore informazione da parte delle industrie che fabbricano tonno in scatola, e che si smetta con i metodi di pesca pericolosi come la pesca strascico in cui perdono la vita milioni di esemplari di fauna marina, anche in pericolo di estinzione, come gli squali e le tartarughe.
Foto Credit: Thinkstock
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