Cominciano a vedersi i primi danni del dopo Fukushima. Questa volta non si tratta, per fortuna, di ulteriori vittime o di alimenti o oggetti contaminati dalle radiazioni ma di rifiuti, tonnellate di rifiuti che si stanno riversando sulla West Coast e nelle splendide spiagge delle Hawaii. Nel giro di pochi mesi arriverranno lungo le coste degli USA circa 20 milioni di tonnellate di rifiuti tra relitti di barche, frigoriferi, pezzi di abitazioni, milioni di frammenti di detriti che dalle coste del Giappone viaggiano noncuranti verso gli Stati Uniti.
Lo “tsunami di rifiuti” come è stato ribattezzato il gruppo di macerie del dopo Fukushima si trova ad oggi a circa 3.200 km dalle coste del Giappone ed è diretto verso le Isole Midway e arriverà nelle Hawaii nei primi mesi del 2013. I rifiuti di ogni sorta dopo la prima tappa nelle Hawaii faranno rotta nella West Coast, attesi per il 2014 e si riverseranno con ogni probabilità lungo le coste dell’Oregon e dello stato di Washington; le spiagge della California dovrebbero essere escluse dall’infelice corrente oceanica.
I dati sono stati forniti da due ricercatori americani, Nikolai Maximenko dell’International Pacific Research Center di Hawaii, e dal programmatore informatico Jan Hafner. Il percorso dei detriti è stato elaborato sulla base dei dati sulle correnti oceaniche forniti dalla nave russa “Pallada” che nel mese di settembre navigava al largo delle Midway verso la Russia. I ricercatori russi dalla nave hanno avvistato cumuli di rifiuti di ogni genere che galleggiavano nelle acque dell’Oceano Pacifico. Lo studioso Hafner ha effettuato la stima dell’isola di rifiuti in rotta verso l’America e, come anche l’altro ricercatore, non vuole creare allarmismi negli USA ma semplicemente informare affinché si possano poi prendere delle precauzioni e limitare al minimo i danni ambientali perché, il vero problema non saranno le imbarcazioni che verranno travolte dai detriti di Fukushima, ma il danno più grave sarà quello all’intero ecosistema del Pacifico.
[Fonte: Ansa]
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