Nell’impianto aretino di Santa Barbara, un rivoluzionario sistema di accumulo
Thermal Energy Storage: in breve, TES. Pietre che accumulano calore, calore che genera vapore. Espandendosi in una macchina che, a sua volta, genera energia elettrica. Il primo impianto al mondo con questa tecnologia, utilizzabile anche come sistema di accumulo per le rinnovabili. E che, attraverso la sostenibilità innovativa, ci avvicina sempre di più alla libertà energetica – dal bisogno e dal gas metano.
“Il TES è un pezzo di un puzzle che ci permetterà di arrivare a un mondo decarbonizzato e più sostenibile”
(Salvatore Bernabei, Amministratore Delegato Enel Green Power e Direttore Thermal Generation)
Una tecnologia ispirata alla Natura, che – per la prima volta al mondo su scala industriale – Enel Green Power ha installato questo 4 novembre a Cavriglia (AR), nella storica Centrale di Santa Barbara.
L’idea è nata nel 2018 grazie all’incontro tra il Gruppo Enel e la start-up Brenmiller Energy, nell’ambito di un protocollo di collaborazione tra aziende israeliane e grandi imprese italiane. Brenmiller – il cui know-how permette di usare elettricità, biomassa e calore di scarto per generare vapore pulito e riscaldare acqua e aria – ha sviluppato la tecnologia e fornito il sistema di accumulo. Enel ha integrato il sistema con l’impianto di Santa Barbara e contribuito a validarne le prestazioni.
“Questo sistema è sostenibile, non si degrada col tempo, non utilizza materiali difficili da reperire, è sicuro perché non contiene materiali che reagiscono o parti in movimento, ed è competitivo e conveniente rispetto ad altre tecnologie in molte applicazioni”
(Nicola Rossi, Responsabile Innovazione EGP e Thermal Generation)
Il processo si svolge in due fasi. Nella fase di “carica”, il vapore generato dall’impianto di Santa Barbara passa attraverso dei tubi e riscalda le rocce disposte in una serie di moduli. In quella di “scarica”, il calore accumulato viene rilasciato per scaldare l’acqua in pressione e generare vapore per produrre elettricità.
Il sistema può immagazzinare fino a circa 24 MWh di calore pulito a una temperatura di circa 550°C per almeno 5 ore. Più energia e più a lungo, libera da materiali rari e costosi, libera dal metano e libera dalle emissioni di anidride carbonica. Soprattutto, libera dalle variazioni del mercato energetico o dagli scenari geopolitici.
“Riteniamo che il successo di questo progetto rifletta il tipo di collaborazioni innovative necessarie per la transizione dell’economia globale da un contesto di forte, anche se in diminuzione, dipendenza dai combustibili fossili, verso la realizzazione di reti su cui viaggia energia pulita al 100%, flessibile e conveniente”
(Avi Brenmiller, Presidente e CEO Brenmiller Energy)
Inoltre, TES permette una riduzione dei tempi di avviamento e una maggiore velocità nelle variazioni di carico – caratteristiche, queste, necessarie per la crescente penetrazione delle rinnovabili. Cosa altrettanto importante, questa tecnologia significa un calo davvero imponente dei costi di immagazzinamento dell’energia.
Con questa soluzione, si può fornire calore green a imprese industriali come quelle per la produzione di ceramiche e alimenti. Ma la tecnologia è applicabile anche a impianti rinnovabili, accumulando calore che dal quale generare altra elettricità.
Il futuro dell’industria di medie-grandi dimensioni, ma anche delle case e dei condomini, che riparte dalle pietre. Energia carbon-free, flessibile, di durata e a tariffa bassa. Cioè, la vera sostenibilità.