Vi siete mai chiesti come funziona il processo di rilevazione e comunicazione del terremoto in tempo reale? Chi rileva il terremoto, come parte l’avviso alla protezione civile, come avvengono le stime delle vittime e dei danni? In occasione della Settimana della Scienza 2013 noi di Ecologiae siamo entrati per voi nella Sala Sismica dell’INGV, il cuore pulsante del monitoraggio dei terremoti in tempo reale in Italia, per spiegarvi cosa succede e come funziona la comunicazione tra l’INGV e la Protezione Civile, ovvero come vengono gestite le fasi di monitoraggio del terremoto, rilevazione dei dati e allerta.
Ci hanno accolto nella Sala Sismica dell’Ingv due turnisti al monitoraggio e un informatico, ovvero il personale che quotidianamente in 3 turni- si occupa di monitorare i terremoti in Italia, in Europa e nel mondo.
Come funziona la sala sismica dell’Istituto Italiano che si occupa del monitoraggio del terremoto in tempo reale e come comunica con la Protezione Civile?
Nella Sala Sismica dell’INGV sono presenti tutte le tipologie di sismogrammi: dai sismogrammi a rullo che scrivono sulla carta, s sismogrammi che registrano le scosse sugli schermi, a sismogrammi integrati con le tecnologie di ultima generazione che rilevano il terremoto e permettono di visualizzarlo in tempo reale geolocalizzato sulla mappa dell’Italia, della zona del Mediterraneo, del Mondo. I rilevatori dell’INGV fanno parte di una rete di rilevazione internazionale che permette di avere un controllo diffuso sugli eventi sismici di tutto il globo terrestre.
Nella Sala Sismica dell’INGV i rilevatori sismici registrano continuamente scosse di terremoto in tempo reale sul territorio nazionale, localizzati lungo tutto l’arco alpino e lungo la linea appenninica. Gli strumenti suonano continuamente e rilevano scosse di magnitudo inferiore a 2.0 su tutte le aree indicate nella mappa di pericolosità sismica. Gli addetti al monitoraggio dell’INGV ci spiegano che in Italia si verificano continuamente scosse di terremoto di magnitudo inferiore a 2.0, che vengono registrate e sono consultabili online. L’allerta scatta per terremoti di magnitudo superiore a 2.5.
Cosa succede in caso di terremoti di magnitudo superiore a 2.5? In caso di scosse di terremoto registrate in Sala Sismica di magnitudo superiore a 2.5, l’INGV ha l’obbligo di avvisare la Protezione Civile. Per avvisare la Protezione Civile i tecnici hanno a disposizione un telefono rosso, ovvero una speciale linea dedicata attraverso la quale parte ed arriva la conferma che il messaggio sia giunto a destinazione e che un responsabile pr ente lo abbia comunicato e ricevuto.
Cosa succede nei primi 10 minuti dopo la registrazione del terremoto in tempo reale?
Che sia giorno, notte o che vi sia già un’allerta per il terremoto, la procedura che si segue nella Sala Sismica dell’INGV prima di comunicare i dati dell’evento sismico alla Protezione Civile è la stessa, strutturata, testata e validata per motivi di sicurezza della popolazione presente sul territorio. Quanto tempo passa tra la rilevazione del terremoto in tempo reale e la comunicazione alla Protezione Civile?
In caso di terremoto di magnitudo superiore a 2.5 tra il monitoraggio in tempo reale e la rispettiva comunicazione possono passare fino a 15 minuti perché gli addetti della Sala Sismica dell’INGV hanno l’obbligo di verificare i dati relativi al terremoto prima di comunicare l’intensità, al fine di non sottovalutare o sopravvalutare il rischio reale per la popolazione e la gestione delle procedure di sicurezza della Protezione Civile. I primi dati si hanno dopo i primi 2 minuti dal terremoto e nei successivi 10 minuti si ottengono i dati di conferma. Una volta che i dati relativi al terremoto (data, ora, longitudine, latitudine, magnitudo, epicentro, profondità,magnitudo) sono stati rilevati e confermati, l’INGV dà comunicazione alla protezione civile.
La stessa procedura viene utilizzata in caso di terremoti nel bacino Euromediterraneo e nel mondo, per valori di magnitudo diversa, di modo che la protezione civile possa avviare a sua volta la procedura per l’individuazione di cittadini italiani sui territori colpiti:
- Magnitudo superiore a 4.0 per i terremoti nel bacino del Mediterraneo
- Magnitudo superiore a 6.5 per i terremoti nel mondo
Monitoraggio in tempo reale, la registrazione del terremoto a Città di Castello del 20 Aprile 2013
Mentre noi di Ecologiae ci trovavamo nella Sala Sismica dell’INGV, il 20 aprile 2013, è stata registrato la sequenza di scosse riconducibili all’evento sismico a Città di Castello, con scosse di magnitudo compresa tra 2.2 e 3.6.
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