Quello che si temeva è accaduto. Quanto anticipato ieri, quando la centrale di Fukushima faceva paura per una possible esplosione, si è avverato. Nelle scorse ore una nuvola di fumo bianco si è sollevata dalla centrale, ripresa a debita distanza dagli elicotteri, segno che la tanto temuta esplosione è avvenuta.
Nonostante le strutture antisismiche più avanzate al mondo, il Giappone non ha retto al terribile terremoto di ieri, le cui scosse continuano ancora oggi, e così delle strutture tanto pericolose quanto delicate come quelle nucleari rischiano di combinare un disastro epocale.
Attualmente le autorità comunicano di aver evacuato per precauzione le 45 mila persone che vivono nell’arco di 10 km intorno alla centrale, e per avere un’idea della pericolosità delle emissioni, basti riportare le dichiarazioni delle autorità che hanno ammesso che una sola ora di esposizione ai fumi radioattivi equivarrebbe all’esposizione giornaliera di un anno in condizioni normali. Le conseguenze sulla salute sarebbero devastanti.
Secondo quanto riporta la tv Nhk, l’esplosione della centrale Fukushima 1 è ancora peggiore delle previsioni, con la gabbia di contenimento dei reattori che pare si sia completamente disintegrata, ed il tetto e le mura dell’edificio crollate. Al momento bisogna ringraziare solo l’efficienza giapponese se non ci sono state vittime, ma una tale esplosione ha comportato “solo” il ferimento di alcuni operai. Purtroppo però le ferite si conteranno solo a pericolo passato.
Per limitare i danni la popolazione è stata invitata a rimanere barricata in casa, chiudere porte e finestre, mettere un asciugamano bagnato sopra il naso e la bocca per proteggersi dalla radiazioni, ed evitare di utilizzare l’acqua di rubinetto, oltre all’invito a non utilizzare la corrente elettrica in quanto le centrali sono tutte paralizzate e l’energia a disposizione è minima.
Infatti le preoccupazioni non finiscono con Fukushima 1. Anche le altre 10 centrali nucleari giapponesi, seppur messe in sicurezza, destano qualche grattacapo. Alcune, come la Fukushima-Daini 2, hanno problemi di raffreddamento, tanto che si è immediatamente fatta richiesta agli Stati Uniti di inviare liquido di raffreddamento per evitare una fusione che comporterebbe conseguenze disastrose, mentre i livelli di radioattività rilevati all’interno della centrale di Fukushima hanno già superato di mille volte la soglia considerata sicura per legge. E intanto il pericolo ora è rappresentato dai nuovi tsunami previsti per le prossime ore e che potrebbero rendere ancora più grave la situazione in Giappone.
Elf0 12 Marzo 2011 il 12:00 pm
Che senso ha mettere la foto di una raffineria in fiamme di fianco a questa notizia?