La terra continua ad agitarsi: in Italia si registra una ampia sequenza di scosse di terremoto dopo il forte sisma di magnitudo 5.0 registrato nel Matese, per il quale sono stati stanziati subito dei fondi d’emergenza. Dopo la scossa al largo di Palermo si registra intanto un nuovo terremoto in provincia di Ragusa e una nuova scossa importante nella zona di Ascoli Piceno.
Continuano a registrarsi fenomeni sismici di rilievo in più parti della penisola. Ieri nel mar Tirreno meridionale, al largo delle provincie di Palermo e di Trapani, l’INGV ha rilevato una scossa di magnitudo 3.3, per la quale la Protezione civile non ha segnalato danni. Altra scossa con magnitudo 2.7 ha avuto luogo nel messinese. Di poche ore fa è inoltre la notizia di un nuovo terremoto in Sicilia, registrato alle ore 2.59 in provincia, questa volta, di Ragusa. L’ipocentro è stato individuato a 4,6 km di profondità, l’epicentro vicino ai comuni di Ispica, Pozzallo e Rosolini. La magnitudo della nuova scossa è stata di 2.9 gradi.
Recente è anche il nuovo evento sismico con magnitudo superiore a 3 (3.2) registrato in provincia di Ascoli Piceno, terremoto profondo, con ipocentro a oltre 31 km di profondità. Ricordiamo inoltre la difficile situazione in cui versano gli abitanti di Gubbio e dintorni: lo sciame sismico appenninico prosegue, seppur le scosse delle ultime ore siano state di magnitudo contenuta.
Il più forte terremoto degli ultimi giorni resta tuttavia quello nel Matese, la cui magnitudo è stata corretta di recente in 5. Da poco è stato comunicato lo stanziamento emergenziale di fondi per gli interventi sull’acquedotto comunale di San Gregorio Matese, lo spostamento dei massi pericolanti sulla strada provinciale 331 e altro ancora. Gli edifici del paese di Piedimonte Matese, tra i più colpiti dal sisma, continuano a essere sottoposti a controlli da parte dell’autorità per l’individuazione di tutti gli edifici pericolanti.
Photo Credits | ° Florian su Flickr
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