La Terra dei fuochi, ovvero la zona compresa tra le province di Napoli e Caserta così soprannominata per i continui incendi di rifiuti, terra che presenta anche enormi problemi in termini di discariche abusive e scarico di rifiuti tossici in terreni coltivati, ha registraro 6034 incendi dall’inizio del 2012 al 31 agosto 2013, secondo i dati di recente diffusi da Legambiente.
Legambiente pubblica gli ultimi dati aggiornati sui roghi nella Terra dei fuochi in Campania, e sono numeri davvero drammatici. Basandosi sulle analisi dei Vigili del Fuoco, infatti, Legambiente riporta l’incredibile numero di 6034 roghi nella zona. Legambiente ha presentato il suo nuovo dossier in occasione della presentazione della bella iniziativa di volontariato denominata “Puliamo il Mondo”.
L’associazione nel rapporto sottolinea che nella Terra dei fuochi
negli ultimi 5 anni sono stati compiuti ben 205 arresti per traffici e smaltimenti illegali di rifiuti, pari al 29,2% del totale nazionale.
Ovvero, quasi un terzo degli arresti di tutta Italia per questi reati sono stati effettuati nella zona tra Napoli e Caserta. Le decine di inchieste svolte dalle autorità, si accompagnano ai tragici dati sull’aumento dei tumori, per i quali il Senato ha da poco, peraltro, aperto un’inchiesta al fine di raccogliere dati quanto più possibile concreti. Tutti sanno che quanto avviene nella Terra dei Fuochi è assolutamente inaccettabile, criminoso ed estremamente dannoso per la salute dei cittadini della zona e non solo (basti pensare agli ortaggi cresciuti su suoli contaminati e poi messi in commercio). Occorre la ferma decisione di mettere fine a questo scempio, non solo le buone parole che sulla questione piovono con grande facilità dai più svariati esponenti politici (tra cui il ministro Orlando e il ministro De Girolamo).
Qualcosa per la Terra dei Fuochi si sta facendo, ma i numeri riguardanti scarichi illeciti, roghi e altri reati ambientali, confermano che è ancora troppo poco.
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