La Terra dei fuochi in Campania è al centro dell’indagine iniziata dalla commissione Sanità del Senato, che comprenderà sopralluoghi nei luoghi incriminati, la raccolta dei dati e l’analisi della correlazione tra l’inquinamento delle terre e l’aumento dei tumori. Intanto l’iniziativa critica di Parallelo41 intitolata “Cavoli amari. Politici, mangiate con noi i prodotti della terra dei fuochi”.
Nell’estate del 2012 l’istituto Pascale di Napoli pubblicò un dossier sulle morti per neoplasie dal 1998 al 2012 nella zona della Terra dei fuochi, così chiamata per i roghi di rifiuti scaricati illegalmente nei terreni (e ben rappresentati da Saviano in Gomorra). Nel dossier si parlava di un aumento di tumori stimato fino al 47%, con una evidente correlazione tra inquinamento ambientale e aumento delle patologie. In media nel rapporto si parlava di un aumento di neoplasie intorno al 28,4% per gli uomini e al 32,7% per le donne tra la provincia di Napoli e quella di Caserta.
Ora parte, come accennato, l’indagine della commissione Sanità del Senato che coinvolgerà molti esperti in medicina e medicina ambientale di vari istituti italiani. Nel frattempo, tuttavia, la gente continua ad ammalarsi e le proteste non mancano.
Tra le iniziative critiche si segnala quella organizzata dal giornale online Parallelo41, intitolata “Cavoli amari. Politici, mangiate con noi i prodotti della terra dei fuochi”, iniziativa stimolate dalle discutibili affermazioni del commissario De Biase al Mattino, che sosteneva la bontà di ortaggi e verdura. Il grande pranzo a base di ortaggi delle terre contaminate dalle discarichi illegali viene organizzato davvero, e sono invitati un grande numero di politici italiani, tra cui anche i ministri Orlando, Lorenzin e De Girolamo.
Le parole con cui Parallelo41 lancia la sua iniziativa sono quanto mai taglienti:
Le istituzioni diano il buon esempio: si siedano insieme a noi attorno a un tavolo e assaggino le prelibatezze della nostra Campania infelix. Non dobbiamo avere paura? Allora sedetevi a tavola voi per primi, cari politici, e mangiate insieme a noi per vincere insieme la psicosi.
Photo Credits | Thinkstock