Mare, sole e intelligenza sono i tre ingredienti principali dell’Italia, ed è proprio da qui che le tecnologie verdi cominciano a prendere forma. Forse è finito il tempo di pensare che il campo della tecnologia appartenga solo ai Paesi anglosassoni o al massimo alla Cina, perché in qualche modo anche l’Italia ha iniziato a muovere i primi passi.
Mare: nelle nostre acque, salvo rare eccezioni, possiamo ancora assistere ad uno spreco enorme di energia. Si tratta del moto ondoso, campo in cui da qualche anno la tecnologia si sta concentrando, ed in cui si sono impegnate l’Università Federico II di Napoli, la Bocconi di Milano e l’azienda siciliana Ponte di Archimede.
Dalla collaborazione tra questi “cervelli” sono nate le turbine ad asse verticale Kobold, delle turbine marine in grado di fornire elettricità sfruttando le correnti. Per ora, nonostante il progetto sia tutto italiano, i primi esperimenti si terranno a Lombok, in Indonesia, dato che è stato finanziato dall’agenzia delle Nazioni Unite per la Promozione Tecnologica e degli Investimenti per fornire energia ai villaggi poveri del Sud-Est asiatico. Se tutto dovesse andare per il meglio, un altro progetto sarà avviato per le Filippine, e poi magari partirà qualche costruzione anche nei nostri mari.
Sole: nel Paese del sole questa forma energetica è già molto sfruttata, tanto da farci balzare al secondo posto al livello mondiale, dietro solo alla Germania. E così, vista l’attenzione in questo comparto, l’azienda umbra Angelantoni ha investito da anni nella realizzazione di impianti che possano far funzionare i pannelli solari anche quando cala la notte. A spiegare l’invenzione ci pensa l’amministratore delegato Federica Angelantoni:
Noi rivestiamo i tubi con uno speciale film che permette al ricevitore di arrivare fino a 550 gradi. A questa temperatura anziché l’olio è possibile usare i sali fusi, più sicuri, più sostenibili ambientalmente e in grado di conservare il calore più a lungo, permettendo alla centrale di funzionare anche per diverse ore dopo il tramonto del sole.
I primi esperimenti sono già stati effettuati presso la centrale Enel di Priolo, e visto l’interessamento di un colosso come Siemens, pare che le possibilità di investire in quest’invenzione ci siano tutte.
Intelligenza: la rete intelligente sbarca finalmente anche in Italia. Anche se non abbiamo ancora un sistema di smart grid, i primi passi verso questa direzione potrebbero essere avviati dalla Indesit la quale, in collaborazione con la britannica NPower, ha inventato dei frigoriferi intelligenti, in grado di dialogare con la rete elettrica. Per far funzionare il proprio dispositivo, una centralina inserita nel frigo “parla” con la rete, individuando i momenti in cui c’è minor richiesta di energia, prendendola per alimentare l’impianto, e momenti di picco di energia, in cui invece si spegne automaticamente. Un’idea che potrebbe far risparmiare le famiglie che così spendono meno perché l’energia nei momenti non di picco costa meno, e farebbe guadagnare anche l’ambiente perché gestendo in maniera più intelligente la rete, eviterebbe l’apertura di nuove centrali elettriche inquinanti.
Fonte: [Repubblica]
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