Il Santuario dei Cetacei, quel tratto di mare dell’alto Tirreno delimitato dalla costa francese, dalla Sardegna e dalla costa Toscana, dopo 10 anni di iniziative sta per essere davvero protetto. A dare l’annuncio è Greenpeace, una delle associazioni ambientaliste che più hanno contribuito a tutelare e salvaguardare i mammiferi marini e l’ecosistema di questa piccola area del Mediterraneo.
Greenpeace da diverso tempo aveva lamentato il degrado e l’inquinamento del Santuario dei Cetacei. Come si è appreso nel rapporto “Valeni a galla. Fonti inquinanti nel Santuario dei Cetacei” presentato l’ottobre scorso a Genova, a minacciare i mammiferi marini e l’ecosistema dei mari sono metalli pesanti, composti organici volatili e IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici). Ma l’associazione ambientalista non è andata in vacanza durante il Natale e ha continuato a sostenere la sua causa. Già a fine novembre il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, si era impegnato a convocare un tavolo tecnico con le amministrazioni della Sardegna e della Toscana per fare il punto della situazione e per comprendere come intervenire per salvare il Santuario dei Cetacei. Il presidente della Toscana, Enrico Rossi, aveva a suo tempo dato disponibilità ad incontrare gli altri presidenti ed ora, dopo mesi di attesa, viene fissato il giorno del tavolo tecnico, slittato a febbraio a causa delle alluvioni e delle frane che hanno interessato la regione Toscana. Il Santuario dei Cetacei sarà oggetto di discussione di un tavolo tecnico che verrà convocato entro il 29 febbraio 2012. A cuore dei presidenti delle regioni interessate è la salute e la salvaguardia delle balene e delle coste, così come per gli attivisti di Greenpeace che, guidati dalla responsabile della campagna Inquinamento Vittoria Polidori, daranno il loro prezioso contributo per sostenere la causa ed eliminare l’inquinamento in quest’area protetta e molto vulnerabile dell’alto Tirreno.
[Fonti: Greenpeace; Il Santuario dei Cetacei]
[Foto: greenpeace]
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