Continuano le proteste del movimento No TAV, anche dopo il vertice di governo e la scelta di ridurre a solo 18 km la lunghezza dei binari della linea Torino-Lione in territorio italiano. La notte scorsa un gruppo di contestatori si è radunato dinanzi la centrale elettrica di Chiomonte, in Valle di Susa, luogo dove si trova l’ingresso del cantiere in cui sorgerà il primo tratto della linea ferroviaria. Un altro gruppo di No TAV ha invece presidiato l’abitato nei pressi di Giaglione, in Valle Clarea; altri ancora hanno fatto irruzione nella sede milanese de Il Corriere della Sera, in via Solferino, gridando “Il TAV non si farà mai”.
Gli attivisti, una ventina circa, allontanati in modo tempestivo dalle forze dell’ordine, hanno annunciato al direttore Ferruccio De Bortoli che oggi, 11 aprile, ci sarebbero state azioni No TAV in tutta Italia. Il motivo delle nuove proteste del movimento sono da ascrivere agli espropri dei terreni che sono cominciati proprio questa mattina alle 9.25 con la convocazione dei primi 6 proprietari terrieri, tra i quali vi è anche Luca Abba; al suo posto si è presentato un altro attivista perché lui si trova ancora in ospedale dopo la rovinosa caduta dal traliccio lo scorso 27 febbraio. I proprietari dei terreni sono rappresentati dall’avvocato Domenico Fragapane che ha spiegato
Di fatto oggi c’è un occupazione in seno ad un presidio, dove il diritto di proprietà è stato più volte violato. Non sappiamo quanti proprietari ci saranno oggi. Alcuni sono qui a difendere i loro terreni: faranno valere l’illegittimità di quanto è stato fatto e di quanto sarà fatto oggi, in relazione all’occupazione temporanea che temiamo non sarà tale. Altri sono anziani e non arriveranno qui anche a causa delle protezioni che sono state intorno alla zona.
Le forze dell’ordine già hanno recintato e presidiato i terreni che verranno espropriati per far posto ai binari della linea ad alta velocità Torino-Lione e gli attivisti rispondono con blocchi, sit-in e manifestazioni in tutta la penisola, a cominciare dalla città di Torino, ma verranno coinvolte con azioni di fastidio anche Milano dove il movimento ha organizzato un corte da piazzale Cadorna per le 18.00, Roma dove il corteo No TAV è atteso per le 17.00 in piazzale Tiburtino, ma anche a Palermo, Reggio Emilia e Trieste sono attese occupazioni temporanee, cortei e blocchi stradali.
[Fonti: Ansa; Il Corriere della Sera; La Repubblica]
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