Costa Rica, nel 2014 banditi gli zoo e liberati gli animali

zooGli zoo sono una delle tante questioni contro cui si battono gli animalisti di tutto il mondo, contrari alla vita in cattività dei numerosissimi animali rinchiusi nei giardini zoologici in spazi ristrettissimi, dove non possono avere vita sociale e sono condannati alla noia e all’alienazione a vita. Ora il Costa Rica annuncia ufficialmente, e pionieristicamente, la messa al bando degli zoo dal 2014.

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Ambiente, gli zoo europei non tutelano abbastanza gli animali

zoo europaIn tutta l’Europa i governi e le autorità competenti hanno fallito nel garantire il rispetto, da parte dei giardini zoologici, degli obblighi imposti dalla direttiva comunitaria Zoo. Migliaia di animali sono tenuti in cattive condizioni e nessuno dei 21 Paesi europei presi in esame, tra cui l’Italia, è senza colpa.

Dure parole eppure è questa la situazione fotografata dal rapporto “EU Zoo 2011” della Born Free Foundation in collaborazione con la coalizione Endcap e  denunciata al Parlamento europeo. Lo studio è stato volto all’analisi dell’applicazione della direttiva CE 1992/22 sulla custodia degli animali selvatici nei giardini zoologici, attuata negli Stati membri nel 2005 e nel 2007 in Romania e Bulgaria. Secondo la direttiva tutti gli zoo devono provvedere alla tutela e alla salvaguardia degli animali e della biodiversità, educare il pubblico al rispetto per la natura e garantire elevati standard di benessere agli animali ospitati. Proprio questo ultimo punto è quello carente nei giardini zoologici dei 21 Stati europei analizzati. Le cause sono nella mancanza di conoscenza e di formazione del personale di controllo e degli operatori degli zoo; gli effetti possiamo immaginarli.

Fiocco azzurro al Bioparco di Roma, è nato un cucciolo di zebra

bioparco di Roma, nato cucciolo di zebra

La settimana scorsa c’è stato un evento davvero piacevole e allegro al Bioparco della Capitale, una mamma zebra di Grant ha dato alla luce un cucciolo di ben 30 chili!

La nascita è avvenuta nella notte di venerdì 9 luglio e la mattina dopo il cucciolo già stava in piedi, gironzolando incuriosito vicino alla mamma nel recinto della Savana, accanto a struzzi ed antilopi. Il lieto evento arriva dopo decenni di mancanza di nascite di zebre nello zoo di Roma e per questo lo staff del Bioparco ha chiamato il cucciolo Primo.

Artista costruisce animali a rischio estinzione col Lego per anticiparci gli zoo del futuro (gallery)

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Con il precario stato degli ecosistemi di tutto il mondo di oggi, è difficile sapere con certezza quali specie minacciate continueranno ad esistere anche per le generazioni future. Ma dato che rischiamo di perdere questo importantissimo patrimonio, oggi più che mai diventa sempre più importante far conoscere questi animali ai bambini prima che scompaiano del tutto.

Così, con questo obiettivo in mente, ma anche con l’ambizione di creare uno zoo per educare i suoi giovani visitatori sull’importanza della conservazione in modo fantasioso, un giovane artigiano ha messo in mostra gli animali in pericolo di estinzione, ma costruiti con i Lego.

Resuscitare la tigre della Tasmania: i suoi geni funzionano ancora

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Riportare alla vita le specie estintesi da milioni di anni potrebbe non essere più la trama di un fantasy alla Jurassic Park.
Una recente ricerca ha riportato in vita i geni di un marsupiale estinto. Si tratta del tilacino (Tylacinus cynocephalus), meglio conosciuto come lupo o tigre della Tasmania.

I geni, presenti in un esemplare conservato al Museo Victoria di Melbourne, sono stati estratti e trasferiti in un topo, allo scopo di studiarne le funzioni biologiche.

Tigri, gufi, caimani: traffico mondiale di specie esotiche

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Si stima un commercio mondiale da 25 miliardi di euro: il fatturato derivante dal traffico mondiale di specie esotiche è inferiore solo a quello di armi e droga. Un terzo di questo traffico sarebbe illegale.

Procurarsi un lupo, un orso, un caimano non è difficile. L’ Organizzazione internazionale protezione animali ha reclutato dei volontari che, fingendosi studenti o potenziali acquirenti, si recano presso zoo, canili, capannoni, negozi di cuccioli chiedendo se è possibile acquistare questi animali. I volontari hanno scoperto che comprare un tigrotto o un lupo cecoslovacco non è tanto più difficile rispetto a un cagnolino. Nel Varesotto un capannone smercia pappagalli. Un canile offre tigri, civette delle nevi, gufi reali, procioni, caimani, moffette e un avvoltoio. Certo questi commercianti compiono un’illegalità, ma non sono più illegali coloro che alimentano questa domanda? Tenere in casa un caimano, una civetta o addirittura una tigre fa molto “in”, ma questi signori hanno pensato che queste povere bestie molto probabilmente preferirebbero vivere nel loro habitat naturale? Il collezionista purtroppo non si ferma davanti a nulla. Chi avesse visto qualcuno che vende questi animali può contattare:segnalazioni@oipaitalia.com o tel. 02.642.7882.

Lo sapevate che i ghepardi sono in via d’estinzione? Ora si cerca di salvarli

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Anche se considerati tra gli animali più forti e veloci del mondo, i ghepardi non riescono a sfuggire ad una malattia mortale chiamata amiloide A (AA) o più semplicemente amiloidosi. Purtroppo questa volta non è una notizia curiosa come quella data il mese scorso sul leopardo, ma stiamo parlando di una malattia che colpisce il 70% dei “gatti” in cattività, e reso inutili gli sforzi dell’allevamento. Un nuovo studio riesce a spiegare il modo con cui questa malattia viene trasmessa.

L’amiloidosi (la chiameremo così d’ora in poi per semplificare) assomiglia al morbo della mucca pazza. Come in essa, infatti, c’è un mutamento di una proteina, in questo caso l’amiloide A, che converte le normali proteine in anomale. Queste proteine in animali di grandi dimensioni possono arrivare a danneggiare il fegato o la milza, a differenza del morbo della mucca pazza che colpiva il cervello e il sistema nervoso centrale.
Gli animali spesso muoiono di insufficienza renale e la stima dice che potrebbe colpire tra il 20 e il 70% dei ghepardi in cattività dal 1980.

Rane gopher in provetta per salvare una specie a rischio

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Una sorta di allevamento in vitro starebbe nascendo allo zoo di Memphis per tutelare una specie di rane che rischia l’estinzione. Il programma prevede di raddoppiare la popolazione attuale delle rane gopher(rana Capito), una specie considerata ormai in pericolo.
Secondo le stime dei biologi, infatti, sarebbero rimasti solo 100 esemplari adulti di rana gopher, che vivono ancora allo stato selvaggio, nel loro habitat naturale, nel Mississippi. I funzionari dello zoo di Memphis sostengono di aver già fatto nascere 94 girini in provetta.

La rana gopher ha il corpo tozzo e misura da adulta circa 7,5 centimetri di lunghezza. Possiede grandi zampe posteriori, che le servono a passare attraverso le buche e i cunicoli, fatti dagli altri animali. Ha il muso appuntito e grandi occhi, che protegge mettendo le zampe anteriori davanti, quando si sente minacciata.

Allo zoo? Non più animali, ma robot!

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Continuiamo il nostro viaggio alla ricerca di curiosità e stranezze dal mondo. Questa volta siamo in Portogallo, e precisamente in un giardino pubblico di Alverca.
E’ quì che l’artista portoghese Leonel Moura ha creato un singolare zoo, il primo al mondo, in cui al posto degli animali ci sono robot.

Secondo l’eccentrico ideatore del progetto, bisogna pensare ai robot come ad una nuova specie, da quì l’idea di trattarli esattamente come animali e, ahimè, metterli in gabbia (l’uomo è particolarmente bravo ad imprigionare qualsiasi cosa, la storia insegna!).
E questa volta fra le sbarre sono finiti 45 robot di 14 specie diverse, ciascuna con caratteristiche e comportamenti differenti.