Oggi si celebra anche in Italia, nel silenzio più assoluto, la giornata mondiale della biodiversità. Una giornata voluta fortemente dal WWF e da Legambiente per ricordare a tutti quanto importante sia questa parola che per molti è sconosciuta, e quanto sia fondamentale per il futuro dell’umanità.
Biodiversità non significa soltanto varietà animale. Comprende anche il mondo vegetale, e sotto accusa quindi è il fenomeno della deforestazione, che lentamente sta facendo sparire dal mondo alcune delle specie vegetali più rare. Un esempio? Un secolo fa in Italia avevamo 8.000 tipi diversi di frutta, oggi solo duemila. E non si può stare di certo allegri visto che, secondo Biodiversity international, sono a rischio le famose arance di Catania, le ciliege di Pavia, ma anche delle razze di anguria, limoni, e addirittura anche pere e mele, i frutti più comuni che rischiano di sparire dalle nostre campagne.
Da non dimenticare però anche il rischio che corrono gli animali. Sono circa un centinaio le specie che in Italia rischiano di sparire, e non si tratta di animali rari, ma di aquile, orsi, stambecchi e lupi, fino anche alla famosa tartaruga caretta caretta, la foca monaca, il muflone e tanti altri.