Potrebbe essere arrivato a 5.000 il numero delle vittime per il maltempo che in questi giorni si sta abbattendo sull’India settentrionale. Responsabile della tragedia è il monsone stagionale che si è abbattuto nello stato dello Uttarakhand da alcuni giorni. Il monsone è tra i più violenti abbattuti finora sullo Stato, e ha già causato piogge e temporali di una grande intensità e forza distruttiva.
vittime
Processo Eternit, il magnate Schmidheiny è stato condannato a 18 anni
L’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny, nel processo di appello Eternit sulle vittime dell’amianto, è stato condannato a 18 anni di reclusione, dopo una prima sentenza a 16 anni. Come ha dichiarato il pm torinese Raffaele Guarinello la sentenza
E’ un inno alla vita, un sogno che si avvera.
Molta soddisfazione per l’aumento della pena anche da parte dei familiari e dal presidente dell’Associazione delle vittime dell’amianto.
Amianto, riduzione di pena per i colpevoli del processo Thyssen
Dopo decenni si era giunti ad un processo che aveva in parte risarcito, almeno moralmente, i familiari delle vittime dell’amianto. Ora la pena dell’amministratore delegato della Thyssen, Harald Espenhahn, è stata ridotta da 16 a 10 anni perché l’incendio che uccise sette operai non fu omocidio volontario. Tra urla e rabbia vogliamo dare voce alla giustizia!
Ilva Taranto, trovato corpo operaio disperso
E’stato ritovato questa mattina alle 9.23 il corpo dell’operaio disperso dopo la tromba d’aria che ha colpito le acciaierie dell’Ilva di Taranto. Il corpo senza vita è stato rinvenuto dai sommozzatori all’interno della cabina di una gru finita in mare. Il corteo dei lavoratori dell’Ilva che si sta svolgendo a Genova si è fermato per un minuto di silenzio. Dopo il silenzio, è seguito un lungo applauso e le sirene dei mezzi pesanti hanno salutato l’operaio deceduto.
Amianto, duemila vittime ogni anno in Italia
Continua la battaglia di Legambiente contro l’amianto. Dopo la denuncia della sua presenza nelle scuole del nostro Paese, l’associazione ambientalista esce oggi con un nuovo studio secondo cui ancora nel 2012, a più di vent’anni dalla messa al bando di questo materiale letale, ci siano duemila persone che muoiono per causa sua ogni anno. Stando ai dati di Legambiente infatti, sarebbero 34 mila i luoghi in cui ancora l’amianto è presente, e non si fa abbastanza per eliminarlo dato che i lavori vanno al rilento.
Ambiente, Tepco accusata per Fukushima
A distanza di oltre un anno, continuano le indagini per trovare i responsabili dell’incidente nucleare più dannoso della storia, dopo Chernobyl: quello accaduto in Giappone nel marzo 2011 a seguito del terremoto e dello tsunami che ha danneggiato gli impianti di Fukushima. Con oltre 1.300 vittime e oltre 2.500 malati di tumore per le radiazione, il disastro di Fukushima, trova oggi una spiegazione che non servirà a risarcire i familiari delle persone che hanno perso la vita per l’incidente nella centrale nucleare o che si sono ammalate, ma porrà fine a molte domande.
Neve a Roma, voli cancellati ed una vittima nella Capitale
La nuova ondata di gelo, denominata “Blizzard” che ha raggiunto Roma ha già fatto le prime vittime. In particolare in tutt’Italia sono morte sei persone nelle ultime 24 ore per assideramento ed altri problemi legati al maltempo, tra cui una clochard proprio nella Capitale, mentre vittime decisamente meno tragiche sono le migliaia di viaggiatori che avevano intenzione di prendere un aereo.
Cacciate i cacciatori dal nostro calendario
Cacciatori e cacciati, un confine troppo sottile a volte, impercettibile a quei colpi che partono per sbaglio o che deviano dalla loro traiettoria di violenza, spostando la morte dalla preda al predatore: l’uomo. Quanti incidenti fatali colpiscono ogni anno gli stessi cacciatori piuttosto che semplici passanti o addirittura persone che gravitavano, ignare dei fucili maldestri nell’ombra, all’esterno delle loro abitazioni, dei loro giardini, delle proprietà private?
Chernobyl, Greenpeace pianta duemila croci al Circo Massimo per ricordare le vittime
L’anniversario, il venticinquesimo, del disastro nucleare di Chernobyl è iniziato all’alba per gli attivisti di Greenpeace Italia, intenti a piantare centinaia di croci al Circo Massimo a Roma. Duemila per l’esattezza. Un memoriale a cielo aperto, un modo per ricordare le vittime e per mettere i paletti su un concetto tanto evidente quanto spesso trascurato dai pro-atomo: il nucleare è energia sì ma è anche morte, distruzione, cancro, leucemia, contaminazione dura a morire, infanzie spezzate, catena alimentare insozzata da veleno, aria irrespirabile, rischio, pericolo.
Ed oggi il nucleare è soprattutto ricordo, un ricordo di cui parlavamo ieri che dovrebbe assumere, ora più che mai, il valore di monito e di insegnamento. Sulle croci l’associazione ambientalista, non a caso, ha riportato anche un’altra data, oltre a quella del 26 aprile, ricorrenza dell’anniversario di Chernobyl: la data dei referendum per scongiurare, perché di questo si tratta, il ritorno al nucleare italiano, 12 e 13 giugno 2011.
Frane, 3 mila vittime e 52 miliardi di danni negli ultimi 60 anni
La geologa Tiziana Guida, segretaria tecnica per la tutela del Territorio del ministero dell’Ambiente, nell’ambito del forum Le Frane in Casa svoltosi di recente a Roma, ha esposto i dati relativi al dissesto idrogeologico italiano, in termini di costi economici e perdite umane. Il bollettino di guerra degli ultimi 60 anni di frane ed alluvioni in Italia parla di 3mila vittime, 3362 per l’esattezza, e 52 miliardi di danni.
Una battaglia contro il territorio e contro i cittadini, quella ingaggiata dalle istituzioni, rifiutandosi di intervenire con piani di prevenzione mirati a contenere il rischio idrogeologico e ad evitare tragedie come quelle che stanno interessando l’Italia da Nord a Sud in questi giorni di forti piogge.
Dopo la frana di Massa causa della morte di tre persone, il crollo di un edificio a Pompei che è costato all’Italia la reputazione, le alluvioni in Veneto, ora a preoccupare sono le esondazioni di alcuni torrenti in Campania.