Anche nel 2015 cresce la raccolta differenziata del vetro in Italia con significativi progressi registrati soprattutto nelle regioni del Centro e del Sud. Cresce anche la percentuale di materiale riciclato che supera il 70% dell’immesso. Sono questi alcuni dei numeri che caratterizzano il bilancio 2015 di CoReVe, consorzio senza fini di lucro che si occupa della raccolta del vetro e dell’avvio al riciclo di questo materiale.
vetro
Raccolta differenziata: gli errori da evitare secondo il Conai
Tutti vogliamo aderire alla raccolta differenziata, ma purtroppo la comunicazione in Italia non sempre funziona, e perciò capita spesso che ignari cittadini, pensando di fare del bene nel gettare nella differenziata alcuni rifiuti, sbaglino ed inseriscano materiale sbagliato nel cassonetto. La conseguenza, nel migliore dei casi, è un rallentamento nel processo di riciclo perché dei macchinari sofisticati devono riconoscere e separare i materiali; nel peggiore è che il materiale sbagliato entra nel processo di riciclaggio rovinando il prodotto derivante.
Riciclo vetro: Pass the Bottle, su Facebook un gioco premia i virtuosi
Riciclo del vetro: buone notizie sul fronte della differenziata italiana che per questo materiale, dagli usi e riusi potenzialmente infiniti, fa segnare nel 2010 un +8% rispetto al 2009 relativamente alla mole raccolta, un totale di un milione e mezzo di tonnellate. Per quanto riguarda il tasso di riciclo si è passati dal 66% del 2009 al 68,3% del 2010. Sono i dati diffusi dall’unione delle associazioni di settore che ci restituiscono una fotografia interessante del rapporto degli italiani con il vetro, un materiale resistente, sicuro e che garantisce la qualità inalterata di bevande e cibi. Nel nostro Paese la produzione di barattoli, bottiglie e contenitori vari, a fronte di una richiesta maggiore, è aumentata del 5,43% rispetto al 2009, tanto che dopo Turchia e Gran Bretagna, l’Italia è la nazione in cui è maggiormente cresciuta la produzione in Europa.
Raccolta differenziata vetro
Raccolta differenziata vetro
Il vetro è un liquido solidificato non cristallizzato, composto da diversi materiali come ossido di silicio, diossido di germanio, anidride borica, anidride fosforica e anidride arsenica. Esso è talmente presente nelle nostre case da essere uno dei materiali più comuni anche nei rifiuti. E’ utilizzato praticamente per qualsiasi cosa, dall’imballaggio degli alimenti alla composizione di elementi decorativi, passando per una miriade di utilizzi comunissimi.
Visto il suo largo utilizzo si desume che si utilizzano una gran numero di materie prime per produrlo, e dunque il riciclo del vetro serve principalmente per risparmiare le emissioni dovute al rifornimento e alla lavorazione degli “ingredienti” per produrlo. Tra tutti gli elementi riciclabili, probabilmente il vetro è quello che ha una maggiore capacità di riciclabilità visto che, a differenza della carta ad esempio, è riutilizzabile potenzialmente all’infinito.
Via alla quarta edizione del concorso di Assovetro per le scuole
E’ alla quarta edizione il concorso annuale The Daily Glass bandito da Assovetro (l’Associazione nazionale degli industriali del vetro) e da Coreve (il Consorzio recupero vetro), che vedrà gli alunni delle quarte e quinte elementari e quelli delle prime e seconde medie trasformarsi in piccoli reporter esperti di ambiente e riciclaggio per i prossimi mesi e sino alla conclusione dell’anno scolastico.
Il concorso, che si contestualizza nell’ambito del protocollo d’intesa sottoscritto con il Ministero della Pubblica Istruzione, si articola in due tappe: un momento formativo in cui i ragazzi scopriranno i vantaggi del vetro per l’ambiente, la salute e la sicurezza alimentare ed un momento operativo. Per facilitare gli insegnanti nella prima fase del lavoro verrà distribuito gratuitamente, alle scuole che ne faranno richiesta, un kit didattico multidisciplinare il cui materiale si concentra su cinque temi: ambiente, raccolta differenziata, riciclo, salute, sicurezza.
Come riciclare il vetro, i consigli di CoReVe
Secondo la ricerca commissionata da CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) e realizzata da Astra Ricerche solo 3 materiali vengono percepiti dagli italiani come riciclabili: prima fra tutti la carta (la carta riciclata è ormai storicamente collegata alle iniziative per salvare gli alberi dall’abbattimento) poi il vetro, ultima la plastica. Pile, medicinali, rifiuti ingombranti ed elettronici, alluminio e, anche se meno, gli scarti alimentari, spesso non vengono percepiti come riciclabili ed esauriscono il loro ciclo vitale nell’indifferenza della discarica.
Oltre alla necessità di ampliare la cultura generale in fatto di cicli e ricicli alle categorie di rifiuti sconosciute come suscettibili di recupero, c’è quella di perfezionare le modalità con le quali le persone li riciclano. A tale scopo CoReVe diffonde alcune regole d’oro che i cittadini possono seguire per favorire al massimo il lavoro degli addetti al recupero e rendere più efficiente il processo di riciclaggio del vetro.
Riciclaggio del vetro, poche regole, molti guadagni
Siccome il Natale è diventata la festa più consumistica di tutte, proviamo a far diventare questa giornata (o meglio questo periodo) di sprechi, un pò più ecologica. Per farlo le regole sono molto semplici, e al primo posto c’è la raccolta differenziata, dato che è il periodo in cui si mangia di più (per chi può ancora permetterselo).
Ieri vi abbiamo parlato del riciclo della carta, ora vediamo come e perchè si deve riciclare il vetro. Una cosa che in pochi sanno è che, accanto alle bottiglie, flaconi e vasetti di vetro, ci sono tante cose che sono fatte di quel materiale, ma che non si possono riciclare, e per questo non vanno inserite nella cosiddetta “campana”. Stiamo parlando ad esempio dei vetri delle finestre, dei piatti e dei bicchieri, di tutti quegli oggetti che possono essere scambiati con il vetro, ma che in realtà sono porcellana, oppure i barattoli che prima contenevano vernice, in quanto edulcorati e non più utilizzabili.
Spesa sfusa dal Piemonte al Lazio, a quando il resto dell’Italia?
Attenti ad usare le confezioni monodose, inquinano più di quelle formato famiglia

Allo zoo? Non più animali, ma robot!
