L’Earth Day, ovvero la Giornata mondiale della Terra che si celebrerà il prossimo 22 aprile, vede il WWF deciso a puntare sull’importanza dell’alimentazione sostenibile per sensibilizzare la popolazione al rispetto del pianeta. “Nutrire il mondo e proteggere il pianeta” è lo slogan scelto per l’occasione dall’associazione ambientalista.
vegetariani
Mercoledì Veg, un giorno veg a settimana per dare un taglio all’inquinamento
La LAV lancia la campagna Mercoledì Veg, e dati alla mano spiega perché anche un solo giorno veg a settimana possa dare un taglio non indifferente all’inquinamento generato dalle nostre scelte alimentari. La dieta vegetariana, salutare, gustosa, come molti sanno è infatti anche estremamente eco-friendly, una dieta in grado di apportare benefici a persone, animali, ambiente.
Gorizia, III edizione Festival Vegetariano dal 31 agosto al 2 settembre
La nuova edizione del Festival Vegetariano intitolata Dagli abissi alle stelle, che si terrà in Piazza della Vittoria a Gorizia, si presenta più ampia delle precedenti, rilocata nel centro storico e come sempre tutta all’insegna della cultura dell’alimentazione animal-free ed ecoresponsabile. Tanti gli ospiti di rilievo per questa nuova edizione, che avrà luogo dal 31 agosto al 2 settembre 2012.
Vegetariano un italiano su due nel 2050
Vegetariani, un popolo in costante aumento quello dei non carnivori che si stima raggiungerà cifre da capogiro da qui al 2050. A dirlo è una recente indagine curata dall’AcNielsen e i cui dati sono stati rielaborati dall’Eurispes. Esattamente nel 2050 un italiano su due sarà vegetariano. Oggi sono in 7 milioni, al 70% donne di età compresa tra i 25 ed i 54 anni, all’85% con un livello d’istruzione medio-alto. Un esercito che sicuramente domani sarà in parte presente nell’ambito del Festival Vegetariano in programma a Gorizia, manifestazione giunta alla sua seconda edizione e che domani vedrà, all’intero dei diversi eventi, un’inaugurazione davvero speciale: la prima via dei vegetariani del nostro Paese.
Cinque buoni motivi per diventare vegetariani
Quella di non mangiare carne è una scelta comune a sei milioni di italiani. Che sia per ragioni legate alla salute piuttosto che per questioni di etica, o per entrambe, i vegetariani sono in costante aumento e in molti tra quanti hanno optato per questo modello alimentare si dichiarano fermamente convinti che il consumo di carne in un sistema altamente industrializzato come quello moderno non sia più sostenibile. Tutt’altro, dal momento che gli allevamenti di bestiame con la loro ingente ed irrefrenabile quantità di deiezioni vengono annoverati tra i primi imputati del riscaldamento terrestre, per non parlare degli altri, non meno ingenti, danni che provocano all’ambiente: si pensi all’inquinamento dell’aria e dell’acqua, alla distruzione delle foreste che certamente sono problemi ambientali non trascurabili.
Inoltre la continua richiesta di carne del mondo industrializzato alimenterebbe, per i vegetariani, una sorta di circolo vizioso per il quale non si può produrne così grandi quantitativi senza necessariamente abbassare la qualità del prodotto con quanto ne consegue per i rischi sulla salute pubblica.
Prodotti di uso comune fatti con parti di animali, ecco quelli che non conosciamo
Chi più chi meno, tutti ci dichiariamo amici degli animali. Se così è veramente, non basta però diventare vegetariani. Il modo migliore per salvare gli animali non consiste soltanto nel manifestare in loro favore o nel mangiare esclusivamente verdura quanto soprattutto stare attenti ai prodotti che si usano.
Di solito pensiamo che solo i cosmetici e poco altro provengano da animali o da test compiuti su di essi, ma esistono alcuni oggetti di uso comune, con cui tutti abbiamo a che fare ogni giorno, che provengono da parti di animale, a volte per tutte le marche, altre soltanto per scelta di alcune aziende.
Vegetarian week per oltre 6 milioni di italiani
Il numero dei vegetariani nel nostro Paese è in forte aumento, e ha raggiunto la cifra record di 6 milioni di persone. Per loro è stato istituito il Vegetarian week, il fine settimana dedicato a chi non mangia la carne. La loro scelta di vita è sintetizzata nelle parole di Ilaria Ferri, direttore scientifico dell’Ente Nazionale Protezione Animali (ENPA)
Solo il 20% della popolazione mondiale ha regolare accesso alle risorse alimentari mentre il 26% della superficie terrestre è letteralmente invaso dagli allevamenti, ai quali è imputabile l’emissione del 18% dei gas serra, la distruzione di milioni di ettari di foreste e la perdita di biodiversità, nonchè la produzione annua di 1.050 miliardi di tonnellate di deiezioni.
Per allevare e crescere gli animali da macello occorrono moltissime risorse: è stato calcolato che per produrre 1 kg di carne occorrono oltre 16 kg di foraggio, annaffiato con acqua, e distribuito con mezzi di trasporto. Ma è vero che mangiare carne inquina?
Veganismo e vegetarianismo non sono poi così “green”
Vegani e vegetariani difendono il loro ideale di non mangiare carne (i secondi) e nemmeno i derivati da animali (i primi), non solo per una questione di cibi più sani, ma specialmente per una questione ambientale. In particolare i vegani affermano che non dovendo più allevare gli animali, le emissioni di gas inquinanti verrebbero abbattute.
Ma se tutti diventassimo vegani, mangiando così solo frutta e verdura, la riduzione delle emissioni a effetto serra per l’intero consumo di cibo sarebbe un mero 7%. L’adozione diffusa del vegetarismo avrebbe un impatto minore, mentre la produzione di alimenti biologici in realtà conduce ad un aumento netto delle emissioni di gas a effetto serra. Queste sono le conclusioni di un documento di ricerca pubblicato sulla rivista Progress in Industrial Ecology.