Che i No TAV fossero dei manifestanti pacifici lo supponevamo da tempo, ma la conferma arriva dopo la seconda notte di proteste e di blocchi stradali in Val di Susa quando è stato compiuto un gesto doloso “contro il movimento”. Il lancio di un mortaretto ha bruciato tre vetture dei manifestanti, parcheggiate in una stradina laterale non distante dalla ferrovia e da un piccolo bosco. Rimangono stabili anche se gravi le condizioni di Luca Abba.
Val di Susa
No TAV, proseguono blocchi e proteste in Val di Susa
Proseguono da ieri notte i blocchi della strada statale 25 e dell’autostrada A32 all’altezza di Bussoleno, in Val di Susa contro l’ampliamento del cantiere per la linea veloce Lione-Torino. Nel pomeriggio è prevista una nuova assemblea del movimento dei No TAV che deciderà come proseguire con le azioni di protesta. Stabili, ma gravi, le condizione di Luca Abba, l’attivista che ieri mattina era rimasto folgorato da un traliccio dell’alta tensione a Chiomonte.
No Tav, scontri in Val di Susa: le reazioni della politica e delle associazioni
Scontri in Val di Susa tra le forze dell’ordine ed i No Tav si sono verificati questa mattina, nell’ambito dello sgombero del presidio di Chiomonte ordinato dal Governo. I manifestanti, che protestavano contro la realizzazione della galleria alla Maddalena, lungo la prevista linea ferroviaria ad alta velocità (Tav) Torino-Lione, e la polizia si sono affrontati dando luogo ad una vera e propria guerriglia con lancio di lacrimogeni, sassaiole, cariche da parte degli agenti impegnati nella rimozione delle barricate. Alla fine, con un bilancio di decine di feriti, il cantiere è stato consegnato alle ditte appaltatrici ma il movimento ha annunciato che non si arrenderà facilmente e si è riunito per decidere il da farsi.