In linea di principio non era difficile capire che la nebbia poteva diventare una buona fonte di acqua, ma dopo qualche piccolo tentativo di commercializzare l’idea, se ne sono perse le tracce. Ora la ritroviamo in Sudafrica, in un remoto villaggio chiamato Tshiavha, nella provincia di Limpopo, in cui gli abitanti hanno deciso di reagire alla scarsità d’acqua.
umidità
Temperature da record, la colpa è di umidità e cementificazione
Il caldo e l’afa di questa settimana saranno ancora più torridi della giornata di Ferragosto e forse di tutta l’estate. L’allarme lanciato dagli esperti si traduce in poche cause ben definite e, in alcuni casi, prevedibili: umidità che fa percepire due o tre gradi in più della temperatura reale, e cementificazione che ha sostituito il verde pubblico. Come spiega il biometereologo del CNR, Teodoro Georgiadis
La temperatura che noi percepiamo non è quella che realmente viene rilevata dai termometri, dipende sì da essi ma è legata anche a condizioni ambientali quali tasso di umidità nell’aria e morfologia del territorio che ci circonda: più le città sono vaste e colme di manufatti, siano essi strade, abitazioni, palazzi, più la temperatura percepita sarà alta. Questo accade perché i raggi solari ad onda corta che arrivano sulla terra vengono assorbiti da questi oggetti e trasformati in raggi ad onda lunga, aumentando così il calore che percepiamo.
Agenti patogeni e clima, geografia delle malattie umane
Se la vostra regione di residenza ha un clima caldo e umido e diversi tipi di uccelli e mammiferi che vi vivono, c’è una probabilità molto alta che la zona conterrà anche numerose specie di agenti patogeni che causano le più svariate patologie.
Un nuovo studio esamina la geografia delle malattie umane. Si tratta di una ricerca guidata dal dottor Rob Dunn della North Carolina State University, a fianco di un team internazionale di biologi e scienziati sociali, che dimostra come si possa prevedere il numero di tipi di agenti patogeni che causano malattie in una regione solo conoscendone il clima o il numero di uccelli e mammiferi che vi si trovano.
“Sono tanti i fattori, afferma Dunn, che influiscono sulla diversità e la quantità di agenti patogeni in una data regione: densità, numero di abitanti, il numero di anni che è stata abitata, la spesa pubblica per il controllo delle malattie. Ognuno di questi ha indubbiamente una certa influenza, ma l’ambiente è dominante.”
“Noi immaginiamo di avere sotto controllo la natura, ma nessuno sembra averlo detto alla natura”, ha proseguito Dunn. “L’ambiente e, nel suo senso più ampio la natura, determinano il numero di tipi di malattie in varie regioni del mondo in misura ancora maggiore di come hanno influenzato il numero di specie di uccelli, mammiferi, formiche o api.”