Expo2015, padiglione Turchia: il cibo del futuro nella cultura storica

Il padiglione della Turchia all’Expo2015 di Milano presenta un concept perfettamente in linea con il tema generale dell’esposizione universale (Nutrire il pianeta – Energia per la vita): “Scavare nella storia per il cibo del futuro”. Il tema alimentare è centrale e con esso il rapporto tra cultura e storia passata e necessità di muoversi con intelligenza nel futuro prossimo, in uno scenario di sostenibilità ambientale e di attenzione al pianeta.

turchia rivolta parco

Turchia, la rivolta nata per difendere un parco

turchia rivolta parcoIn queste ore arriva sempre più forte dalle nostre parti l’eco degli scontri in Turchia. Il Paese considerato il “ponte” tra Occidente e Medioriente è in questi giorni alle prese con una rivolta che per ora non è sfociata in guerra civile soltanto perché le persone che l’hanno iniziata avevano scopi pacifici. Ma vista la violenza con la quale sta venendo repressa dalle autorità, non siamo sicuri che possa rimanere pacifica ancora per molto. L’aspetto che a noi interessa è che tutto è nato dalla difesa dell’ambiente.

Eolico e geotermico: Enel Green Power, nuovi progetti all’estero

Prosegue l’espansione all’estero di Enel Green Power, la controllata verde del colosso energetico Enel, nel settore degli impianti di produzione di energia pulita da fonti rinnovabili. In Portogallo, la società italiana nella giornata di ieri, martedì 25 gennaio 2011, ha annunciato la messa in marcia del nuovo parco eolico di Alvaiázere che, con una potenza installata pari a ben 10 MW, sarà in grado di produrre annualmente 29 milioni di kilowattora di energia elettrica.

Trattasi, nello specifico, di un nuovo campo eolico costituito da cinque turbine aventi ciascuna una potenza pari a 2 MW; l’energia elettrica prodotta sarà annualmente in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 11 mila famiglie a fronte di un risparmio ambientale annuo pari ad oltre 21 mila tonnellate di anidride carbonica (CO2) non immesse in atmosfera.

Risparmio idrico, nuove tecniche di irrigazione in Turchia

coltura turchia

Mentre la temperatura sale ad Istanbul, si ritorna sempre a parlare dell’acqua. In particolare, se vi sia stata pioggia e neve a sufficienza durante l’inverno per garantire l’acqua che esce dai rubinetti della città in modo affidabile durante l’estate, o se giorni di rubinetti a secco aspettano il popolo turco. Ma, secondo il WWF, il miglioramento delle pratiche di irrigazione in una sola regione agricola turca potrebbero eliminare gran parte di questa incertezza. Abbastanza risparmio idrico annuale potrebbe essere sufficiente per soddisfare le esigenze di Istanbul per un massimo di tre anni.

Questo mese, un progetto congiunto tra WWF e i produttori turchi ETI burcak inizieranno la formazione degli agricoltori a Konya, una fertile regione dell’Anatolia centrale nota come “granaio della Turchia”, per usare moderni metodi di irrigazione a goccia che riducono il consumo di acqua da un terzo alla metà.

In Turchia anche il lusso diventa ecologico

varyap-meridian-green-building-istanbul

Una delle migliori ditte dell’architettura internazionale, la RMJM, ha appena sviluppato un nuovo eco-piano di lusso per un palazzo ad Istanbul, il quale sarà probabilmente la prima struttura certificata-LEED in Turchia. Il 90% del complesso residenziale e commerciale Varyap Meridian sarà costituito da spazi verdi e si prevede che il consumo di energia e di acqua sarà del 40% inferiore rispetto ai progetti analoghi.

La novità principale è che si tratta di una struttura di lusso, un hotel a cinque stelle e con appartamenti-attico. Gli sviluppatori affermano che anche “appartamenti per un piccolo studio” saranno disponibili, ma di certo i prezzi non saranno accessibili a tutti. In secondo luogo, si tratta di un grattacielo. In periferia. Un grattacielo lontano dalla città il cui i centri storici sono a misura d’uomo e percorribili a piedi, in una delle città più incredibili del mondo.

Anche le moschee diventano ecologiche

moschea istanbul

Al di sopra degli spessi tappeti a motivi geometrici e sotto le alte cupole di molte moschee, cerchi di piccole luci appese al soffitto a spirale che illuminano gli interni in penombra, sono destinati a far risparmiare ai responsabili religiosi, e alla Terra, un bel po’ di risorse. Non parliamo di una moschea in particolare, ma di quasi tutte le moschee della Turchia, dove queste 80.013 luci sono state sostituite con versioni eco-friendly, per un grande risparmio di energia.

L’anno scorso, i responsabili religiosi del Paese hanno annunciato che alcune delle 961.427 luci delle moschee verranno sostituite con 895.390 versioni a risparmio energetico, con una conseguente riduzione del 65% dei costi dell’energia elettrica. Secondo giornale locale Today’s Zaman, la direzione del progetto costruirà il suo successo incoraggiando l’uso diffuso di lampade a risparmio energetico in tutto il Paese.

La svolta ecologica turca da cui tutti dovremmo imparare

La cosiddetta “Guerra del gas“, come è stata soprannominata la disputa tra Russa e Ucraina, sta facendo vittime un pò in tutta Europa. Sono decine le persone che tra Ucraina e Bulgaria hanno perso la vita per il freddo nel periodo in cui la Russia ha chiuso i rubinetti del gas, mentre molti disagi sono occorsi nel resto del Continente, e che pare non debbano finire per adesso.

In tutta Europa però, a parte questi due Paesi, ce n’è uno in particolare che dipende nella quasi totalità proprio dalla Russia, e cioè la Turchia. Il 65% del gas naturale utilizzato nello Stato a cavallo tra Europa e Asia proviene dai giacimenti russi, e la maggior parte dell’economia di quelle zone risente molto di questa “guerra”. Per tentare di avere meno problemi, al Primo Ministro turco, Tayyip Erdogan,  era stato proposto di costruire delle centrali nucleari. La sua risposta è stata: “Non se ne parla proprio. Puntiamo sulle rinnovabili”.