Eolico off-shore, potrebbe produrre 4 volte il fabbisogno europeo

eolicoL’eolico off-shore potrebbe arrivare a fornire energia tale da coprire 4 volte il fabbisogno energetico europeo: la stima arriva dall’EWEA, l’European Wind Energy Association, che nel suo rapporto Deep Water spiega come i progetti per le nuove turbine in mare costino relativamente poco e possano produrre enormi quantità d’energia.

Eolico, produzione più green con turbine più grandi

eolico produzione green turbine grandiAlcuni dei problemi più comuni che riguardano le turbine eoliche potrebbero essere risolti semplicemente costruendone di più grandi. E’ quanto teorizza lo studio Wind Power Electricity: The Bigger the Turbine, The Greener the Electricity? (Energia eolica: più grandi le turbine, più ecologica l’elettricità?) realizzato dallo Swiss Federal Institute of Technology. La questione, per chi non è molto addentro al settore, può sembrare paradossale. L’energia eolica non è già ecologica? E come si fa a produrre energia più pulita di una che è già pulita? Infatti la risposta è più complessa.

Premio Climate Leadership Award va alla SC Johnson

Gli americani, si sa, premiano tutto, dall’impiegato del mese all’azienda che ha mostrato i maggiori miglioramenti, fin nello sport in cui viene premiato persino il miglior panchinaro. Ma le competizioni sulle tematiche ambientali possono essere utili per stimolare il dibattito e soprattutto lo spirito di concorrenza tra le varie aziende che in questo modo cercano di ridurre il proprio impatto ambientale per poter vedere il proprio nome tra quelli premiati. Per questo fa piacere scoprire che una multinazionale come la SC Johnson è stata premiata con il Climate Leadership Award.

Eolico, turbine con gli ultrasuoni per salvare i pipistrelli in California

I detrattori dell’eolico si concentrano spesso sull’impatto visivo delle pale, uno scenario, quello dei parchi eolici, che a loro dire appesantisce e deturpa l’immagine del paesaggio. Questione di gusti, per molti altri, noi inclusi, l’energia eolica regala un tocco di pulito e di speranza ad un territorio che altrimenti sarebbe ulteriormente devastato dai fossili. Ad ogni modo, se proprio si volesse rimproverare qualcosa alle turbine eoliche, parlando di impatti negativi, più che sull’estetica, il dito si potrebbe puntarlo sulle conseguenze degli impianti su chirotteri ed uccelli. I volatili non avvertono la presenza delle turbine e spesso ne sono vittime. Un problema sempre più avvertito con l’aumento del numero di impianti, tanto che l’American Wind Energy Association in collaborazione con altri enti di ricerca governativi da tempo studia soluzioni adeguate ad arginare quello che è un fenomeno sempre più diffuso.

Eolico: GE utilizza magneti semiconduttori per i suoi nuovi impianti

La tecnologia medica e quella eolica si incontrano negli USA dove la GE (General Electric) ha annunciato di voler utilizzare la conoscenza sfruttata per gli esami diagnostici con la risonanza magnetica per sviluppare un nuovo metodo di concepire la produzione di energia dal vento. Il GE Global Research ha così potuto sviluppare un nuovo generatore eolico a magneti semiconduttori in grado di produrre 10/15 megawatt di energia pulita.

L’eolico off-shore non fa male a pesci e uccelli marini

Sono anni che le imprese che investono nell’eolico off-shore attendevano questa ricerca, e finalmente è arrivata: c’è la prova che le turbine eoliche offshore non hanno “quasi per nulla effetti negativi” sulla fauna selvatica, e possono anche aiutare gli animali marini, almeno secondo quanto afferma uno studio olandese. I ricercatori hanno tratto le loro conclusioni dopo aver studiato un parco eolico nei pressi del Windpark Egmond aan Zee, il primo grande parco eolico off-shore costruito al largo della costa olandese del Mare del Nord.

Eolico: turbine Siemens, nuovi prototipi

E’ la “SWT-6.0-120”, con un diametro del rotore pari a ben 120 metri, ed una capacità di ben 6 MW. Sono questi i numeri di un nuovo prototipo di turbina eolica che il colosso Siemens, ed in particolare la propria Divisione Renewable Energy, sta attualmente testando a Høvsøre, in Danimarca. La turbina eolica denominata “SWT-6.0-120” sfrutta l’innovativa tecnologia Direct Drive di Siemens, e si candida per diventare un prodotto di punta nel mercato delle turbine per l’eolico offshore di ultima generazione.

Eolico, Francia investe 10 miliardi di euro nell’off-shore

Mentre in Italia i finanziamenti alle rinnovabili vengono ridotti e gli investimenti pubblici sono latitanti, in Francia, nonostante la grande dipendenza dal nucleare, l’attenzione verso le rinnovabili è molto forte, e lo dimostra il mega-investimento voluto in prima persona dal presidente Sarkozy nell’eolico. Il governo francese ha lanciato una gara d’appalto da ben 10 miliardi di euro per costruire circa 1.200 turbine eoliche in 5 diversi parchi eolici off-shore.

Impianti eolici onshore: Svezia, accordo Siemens-Statkraft

Continua ad avere sul mercato un ottimo successo la nuova tecnologia Direct Drive di Siemens relativa alle turbine eoliche. A conferma è stata proprio Siemens, ed in particolare la propria divisione del Settore Energy, a firmare un accordo quadro finalizzato alla fornitura di ben 253 turbine eoliche a fronte di una capacità complessiva che supera i 580 MW. Le turbine innovative, in particolare, saranno utilizzate in Svezia, per impianti eolici onshore e per una fornitura che si concluderà nell’autunno dell’anno 2014.

Turbine eoliche: allo studio quelle silenziose

Uno dei (tanti) problemi che accompagnano lo sviluppo dell’eolico è legato al rumore. Nessuno vuol avere vicino casa delle turbine a causa del rumore infernale che fanno, ma forse questo problema potrebbe essere presto risolto. I ricercatori di acustica dell’Università di Adelaide (Australia) stanno studiando le cause del rumore delle turbine eoliche in modo da renderle più silenziose.

Il rumore delle turbine eoliche è controverso, ma non c’è dubbio che ci sia. Trovare il modo di controllare e ridurre questo rumore ci aiuterà a sfruttare al meglio questo mezzo molto efficace per produrre grandi quantità di energia elettrica con zero emissioni di carbonio.

Solare: al via progetto per centrale più grande degli Usa, darà elettricità a 80 mila case

La General Electric, tra la più grandi aziende energetiche al mondo, ha fatto la sua fortuna con il passaggio dalle vecchie fonti combustibili agli investimenti nelle turbine eoliche. Sembra ora che il comparto rinnovabili gli abbia fatto guadagnare così tanto da voler allargare questo campo, puntando anche sull’energia solare. In particolare l’elemento principale della loro strategia riguarderà un nuovo impianto di pannelli solari a film sottile che è stato annunciato pochi giorni fa.

La posizione della centrale verrà resa nota entro tre mesi, ma sappiamo già che darà lavoro a 400 persone quando aprirà i battenti nel 2013 e grazie ai suoi pannelli ad alta efficienza riuscirà a generare 400 megawatt di elettricità all’anno, abbastanza per alimentare 80.000 case.

Wind Turbine Technology Forum, si parte il 12 maggio

Wind Turbine Technology Forum (WTT 2011) è l’evento più atteso dell’anno per la filiera manifatturiera delle turbine eoliche. Alla sua prima edizione, la conferenza nel Mediterraneo, aprirà le porte al pubblico tra il 12 e il 13 maggio.

Relatori di fama internazionale ed esperti del settore provenienti dalle prestigiose Università di Padova, Trento, dal Politecnico di Milano e dall’Università di Palermo, discuteranno sugli ultimi prototipi di turbine eoliche, sull’arte e sulle possibili evoluzioni del comparto energetico, fornendo alle aziende e ai privati cittadini materiale informativo e chiarimenti sulle possibilità dell’eolico in Italia.

Giappone: l’energia eolica regge al sisma e salva il Paese dal black-out

Mentre il mondo rimane con il fiato sospeso in attesa di sapere se la centrale nucleare di Fukushima reggerà o ci sarà un disastro simile a quello di Chernobyl, c’è una buona notizia che riguarda il settore energetico. Nonostante quanto affermato dai suoi detrattori, che l’energia eolica non sopravviverebbe ad un terremoto o allo tsunami, l’industria eolica giapponese è ancora perfettamente funzionante e sta contribuendo a tenere le luci accese durante la crisi.

In pratica se si è evitato il black-out totale nel Paese lo si deve soprattutto a questa fonte rinnovabile. Un’inviata dell’Huffington Post ha intervistato Yoshinori Ueda, portavoce del Comitato Internazionale della Japan Wind Power Association & Japan Wind Energy Association, il quale ha spiegato che non si sono verificati danni in quasi nessun impianto eolico. Perfino il semi-offshore di Kamisu, situato a circa 300 chilometri dall’epicentro del sisma, è sopravvissuto.

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Turbine eoliche, benefici anche per le colture limitrofe

Le turbine eoliche nei campi potrebbero fare molto più che sfornare energia elettrica pulita. Le pale giganti degli impianti che generano energia rinnovabile potrebbero infatti anche aiutare le colture di mais e soia a rimanere al fresco ed all’asciutto, aiutarle a respingere le infestazioni fungine e migliorare la loro capacità di assorbire anidride carbonica dall’aria e dal suolo.

Se ne è parlato a San Francisco, nell’ambito del congresso annuale dell’American Geophysical Union, il 16 dicembre scorso.
I ricercatori dell’Università del Colorado hanno presentato i risultati preliminari di un programma di ricerca durato un mese e volto a studiare come le turbine eoliche posizionate sui terreni agricoli interagiscano con le colture circostanti.

“Abbiamo finito la prima fase della nostra ricerca, e siamo certi che le turbine eoliche producono effetti considerevoli  sul microclima delle colture vicine”, ha spiegato l’autore principale dello studio, il professor Gene Takle.